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“Non c'è mai stata una quinta moto per KTM - ha detto testualmente Carmelo Ezpleta, CEO Dorna - e mai ci sarà. Non ci sono moto in più perché il sistema che abbiamo funziona molto bene e i team indipendenti hanno un valore che perderebbero, se regalassimo una moto a tutti coloro che la richiedono”.
Una soluzione, dice Ezpeleta, potrà essere l'aumento delle wild card.
"Proporremo ai team di fare più wild card l'anno prossimo, e vale per tutti. La KTM ha quattro posizioni e cinque piloti: bene, penso che, con un campionato del mondo lungo come quello attuale, avere cinque piloti pronti a guidare una qualsiasi di quelle quattro moto sia una buona soluzione. E questo, insieme al fatto che ci sono alcuni jolly, servirà a tenere occupati tutti i piloti per la maggior parte del tempo".
Si sta anche pensando di recuperare le concessioni come concetto, ed Ezpeleta assicura: non solo per i giapponesi.
"Ci saranno dei cambiamenti. Le concessioni sono una cosa che si faceva ai tempi, quando la Ducati non aveva ancora vinto e Yamaha e Honda furono generose affinché i marchi che entravano avessero dei benefici. Cercheremo di ottenerli anche l'anno prossimo. Non è che si vogliano delle agevolazioni per Yamaha e Honda, è che il sistema delle agevolazioni resta adatto alla realtà dei risultati. Si tratta di renderli competitivi (i giapponesi n.d.r.), e aggiungo che sarebbe anche etico: sono quelli che anni fa hanno fatto un passo indietro per introdurre le concessioni agevolando la concorrenza".
Sappiamo che se n’è discusso, ma nulla è deciso. Perché non c'è stato ancora un accordo nella MSMA?
“Perché bisogna convincere la gente. Voglio che i cambiamenti tecnici introdotti a metà di un periodo (quello attuale termina alla fine del 2026) siano approvati all'unanimità. Se non passano, bisognerà pensare a decidere per maggioranza, ma io preferisco convincere la gente. Quello che non ci sarà è un allargamento dei team della MotoGP. Se potessimo, vorremmo avere meno moto, meno delle 22 attuali”.