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Davide Brivio ha smentito ufficialmente il suo passaggio in HRC. Lo ha fatto rispondendo al collega Mathias Brunner di Speedweek. Il manager lavora in Alpine dal 2021, subito dopo la vittoria del mondiale MotoGP con Suzuki e Joan Mir.
Nel gennaio 2021 Brivio aveva infatti firmato un contratto con Alpine F1 Team come racing director sotto la direzione di Laurent Rossi, CEO di Alpine. Circa un anno dopo però Brivio ha cambiato ruolo, passando dal muretto a un compito con meno visibilità, ovvero la gestione del progetto sportivo, in particolare cercando di esplorare categorie in cui la casa potrebbe andare a competere.
Ma torniamo alla voce Brivio-HRC. Il ritorno di Brivio in MotoGP è un argomento abbastanza frequente. In questo caso l'ex manager di Yamaha è stato associato ad HRC che, come tutti qui sappiamo, è in grossa difficoltà (e il manager Alberto Puig è uno dei più criticati del paddock).
La voce ha assunto più forza quando HRC ha deciso di ingaggiare Luca Marini, che Puig, pare, non volesse. "Ecco - hanno detto in molti - questo significa che arriverà Brivio al posto di Puig".
"Rimarrò con Alpine - ha detto Brivio a Speedweek -. Il mio contratto non scade alla fine del 2023. Non posso parlare della durata esatta del contratto, ma si estende fino al prossimo anno".
Ancora: "Al momento non ho intenzione di accettare un altro lavoro e mi sento a mio agio in Alpine. Inoltre, non c'è nessun lavoro per me altrove, nessuno mi ha offerto nulla. Quindi continuerò a fare quello che sto facendo al momento".