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In un’interessante intervista il giornalista Paolo Ianieri ha chiesto conto a Luca Marini del suo passaggio da Ducati ad HRC.
“Oggi la RC213V non è la miglior moto, ma voglio lavorare con il team e la Honda per riportarli in alto dove meritano”.
Puig (che pare volesse Di Giannantonio) ha detto che è stato Marini a offrirsi a Honda e anche la versione del pilota italiano è simile: “Si è presentata un’opportunità quando Marc ha annunciato il suo addio. Farlo a ottobre ha reso tutto complicato, tanti si sono proposti, ma con l’Academy abbiamo intravisto un’opportunità. Ho sempre detto molto chiaramente che il mio obiettivo era un team factory. La Honda, poi, mi ha tenuto molto in considerazione, lo testimoniano i due anni di contratto”.
Marini ha spiegato di non aver ancora parlato a lungo con Puig perché “si è svolto tutto rapidamente”.
Nel primo giorno di test Marini ha stupito un po’ tutti: decimo tempo e prima Honda. Queste le sue prime impressioni sulla RC213V: “Manca di un po’ di grip in uscita di curva e ingresso, un po’ di trazione, accelerazione... dovuto a quali fattori non lo so. Ma sembra una moto bella, divertente da guidare, con un grande ingresso in curva. Non li vedo troppo distanti”.
E sul lasciare il cono d’ombra dell’ingombrante fratello Valentino Rossi: “Questo è un ultimo passo che ci voleva. È il mio progetto. Andare in un team ufficiale era il mio sogno e obiettivo, per me è una cosa normalissima. Essere il fratello di Valentino Rossi a me non cambia nulla”.