Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
Pecco Bagnaia ricorderà questo weekend portoghese come qualcosa di simile alla perfezione. Primo a vincere una Sprint, primo a fare doppietta, dopo 15 anni ha riportato alla vittoria una moto con il numero 1.
Ha condiviso il podio con quattro piloti diversi, ieri Martin e Marc Marquez oggi Vinales e l'amico Bezzecchi. Questo vuol dire che ha già un po' di vantaggio in classifica. Il secondo infatti è Vinales, staccato di 12 punti: 37 a 25.
Bagnaia ha ripercorso il weekend, partendo dalle differenze tra la GP22 e la GP23...
"La moto dell'anno scorso aveva dei problemi e solo quando ci siamo uniti abbiamo risolto i problemi, quest'anno la moto si adatta di più al mio stile di guida, ha perso un po' di top speed ma ha guadagnato tanto in guidabilità"
Sulla gara...
"Ero un po' al gancio con la gomma davanti e alla fine con la gomma dietro. Ma le gomme sono le stesse dell'anno scorso, quando giravamo 7-8 decimi più piani. Sapevo di dover gestire. Sono contentissimo per essere partiti in questo modo. Si è rovesciata la medaglia rispetto all'anno scorso"
Sulla sua lucidità mentre corre...
"Diciamo che quando ti trovi bene con la moto va tutto un po' in questa direzione qui"
Dopo la Sprint più difficile il recupero fisico o psicologico?
"Fisicamente non troppo, ma vedremo poi su piste più impegnative come il Texas o il Mugello. Mentalmente invece ero stanco dopo due picchi di adrenalina che sono la qualifica e la gara... la sera ero stanco. Era la prima gara, ci vuole un po' di adattamento"
C'è un tema irruenza dei piloti? Dopo un fine settimana due piloti in ospedale, Marquez infortunato, Martin un dito rotto, non è un po’ troppo?
"Non so bene cosa sia successo (non aveva ancora capito bene l'incidente di Marquez, ndr), sicuramente la prima gara dell'anno porta ad essere aggressivi così, so solo che Oliveira ha preso una gran botta e spero che sia solo la prima gara. Ieri tutti a scagliarsi contro la Sprint ma mi sembra che anche oggi la gara sia stata sullo stesso tenore. Ribadisco: secondo me non è il fattore Sprint o gara normale ma l’approccio di ogni pilota"
Ancora sul lavoro in Ducati...
"Stiamo lavorando bene, stiamo cercando di essere la miglior parte di noi, la moto nuova mi piace molto è simile alla vecchia ma si adatta di più al mio stile di guidando"
Era la gara che ti aspettavi?
"Come passo sì, sapevo che non saremmo andati per troppi giri sul 38, la gomma è la stessa degli altri anni… siamo già stati veloci così. La gomma dietro sapevo che dopo la gara di Moto2 avrebbe reagito diversamente, abbiamo fatto il massimo e abbiamo gestito bene, senza esagerare”
Sul prossimo GP, quello di Argentina...
"In Argentina vedremo, non è molto semplice per noi. Mi aspetto un weekend diverso, perché non abbiamo fatto i test lì, ma abbiamo un potenziale alto e mi aspetto di far bene se lavoreremo io"