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E’ stata una serata fantastica: devo ringraziare Carlo Canzano che mi ha dato una mano a organizzare la diretta Ciapa la MotoGP con Giacomo Agostini, Marco Lucchinelli e Loris Reggiani. Quattro professionisti, quattro amici che si sono ritrovati a discutere e commentare come facevano una volta a TV8.
Dopo tre anni, sono tornati “insieme”, protagonisti di “Ciapa la MotoGP”, speciale GP Portogallo. I quattro, come ha poi scritto Loris sulla sua pagina Facebook, “hanno riso, se ne sono dette di tutti i colori”, si sono scambiati opinioni: per me che ho avuto il privilegio di ascoltare e di provare a “moderarli” è stato meraviglioso. Perché quando il confronto è prima di tutto tra appassionati del motomondiale, non importa se uno la pensa diversamente da te, importa solo stare insieme e parlare dello sport che più ci piace. Ecco una sintesi della diretta.
Carlo Canzano (CC): “Bagnaia era ed è il favorito, così come lo era nel 2022. Allora, però, aveva fatto molta fatica all’inizio, mentre nel 2023 ha cominciato al meglio: fino adesso è stato perfetto. E’ un campione fatto è finito”.
Giacomo Agostini (GA): “Bagnaia e la Ducati sono sulla strada giusta per aprire un ciclo: ha una grande moto e lui è bravissimo, usa le prove al meglio. E’ freddo, sa gestire la situazione”.
Marco Lucchinelli (ML): “Va molto forte, guida una moto velocissima, ma nessuno gli ha regalato niente: ha fatto due gare fantastiche. Gli manca di confrontarsi con un Marquez a posto”.
Loris Reggiani (LR): “Nel 2021 è arrivato secondo nel mondiale, ma è stato il migliore nel finale di stagione; nel 2022, ha recuperato 91 punti di distacco; quest’anno sembra andare ancora più forte di prima. Chi lo critica è chi era anche detrattore di VR46”.
GA: “A me è piaciuta, credo che il pubblico si sia divertito. E una gara a tutti gli effetti, normale che i piloti diano tutto. Il problema è soprattutto per le squadre”.
Agostini, però, ha un altro impegno (lo si sapeva fin dall’inizio), allora si anticipa con lui l’argomento Marc Márquez. Gli animi si scaldano…
GA: “Mi fanno ridere tante cose che ho letto… Lui ha sbagliato: non lo difendo. Ma ha chiesto scusa, ha preso la penalità, l’ho chiamato al telefono, mi ha detto: “Sì, ho sbagliato, possiamo sbagliare tutti”. C’è stato qualcun altro che ha sbagliato al sabato, mandando all’ospedale altri piloti (il riferimento, naturalmente, è all’incidente Marini/Bastianini, nda). Non capisco perché. A fare questo mestiere, può succedere, anche considerando le moto e i freni di oggi: ormai si stacca quasi in curva. Non c’è spazio per superare… Il pilota va a 300 km/h, con la 'bava alla bocca', non vedi bene: non lo voglio scusare, però si può sbagliare. Se vuoi vincere, devi rischiare, le gare dei motori sono queste”.
ML: “E’ chiaro che Marquez non è difendibile per l’errore di domenica, però le punizioni dovrebbe essere per tutti e omogenee”.
LR: “Ho una visione 'leggermente' diversa. L’incidente ci sta, io sono contro le sanzioni in generale. L’incidente di Marquez ci può stare, un errore un po’ da principiante, ma un errore. Ma nei giri precedenti, lui aveva fatto altre scorrettezze, faceva sponda sugli altri piloti: era assolutamente fuori controllo. Ma uno che ha vinto otto mondiali, non può essere così tanto fuori controllo: c’è qualcosa che lui ci nasconde. La diplopia? Un problema fisico più grande di quello che è, solo per poter continuare a correre? Oppure bisogna fargli fare la pipì e controllare come va in pista… E’ un problema che va oltre l’aggressività, sembrava uno che non ha mai corso in moto, non era Marquez. Forse sente la pressione dei nove titoli di Rossi”.
ML: “Però gli errori si fanno e se sei nella mischia, butti giù qualcuno”.
CC: “L’incidente poteva trasformarsi in tragedia, la colpa è evidente. Ma non si sta processando Marquez per quello che ha fatto, ma in quanto Marc Márquez: questo non va bene. E l’aerodinamica ha trasformato queste moto: per fare un sorpasso, devi rischiare”.
ML: “Era già un po’ che provava a cadere, è come se avesse perso le misure. Ha sbagliato e non di poco, è indifendibile per quello che ha fatto domenica. Però gli si è dato subito addos-so, mentre per Marini si guarda il grado o il grado e mezzo di inclinazione…”.
LR: “Non è così, Marini non ha mai fatto una cosa del genere. MM93 era fuori controllo, ancora prima dell’incidente: è per questo che è stato attaccato. Non perché ha sbagliato un sorpasso”.
CC: “Nelle due gare, abbiamo visto tanti altri errori, più numerosi rispetto al passato. Queste moto sono sempre più efficaci, ma anche più difficilmente gestibili e più faticose”.
ML: “E’ così, ma sarà così tutto l’anno: le moto sono molto equilibrate, c’è tanta competizione e sono tutti al limite”.
LR: “Fino a qualche anno fa si diceva: la gara non si vince nei primi tre giri. Adesso non è più così”
CC: “Condizionerà pesantemente il campionato, non solo come gara, ma per come è cambiato il fine settimana”.
LR: “Da telespettatore è ovvio che è meglio che ci sia, ma svaluta la gara della domenica. Ma il pubblico non può essere 'sequestrato' per due giorni a settimana. Per me è un’idiozia totale, che va a pregiudicare la sicurezza dei piloti, con moto meno preparate. E per fare risultato ti prendi più rischi di prima”.
CC: “Gara Sprint per fare spettacolo? Ma qual è lo spettacolo? Non è una botta e via…”.
Tutti d’accordo sulla gara Sprint, così come tutti d’accordo nel condannare le parole di Stefano Domenicali (“Meno prove libere, più gare”, nda): “Non stanno né in cielo né in terra”.
LR: “Vinales”
ML: “Mi ha deluso in passato, non ci credo più”
LR: “Hai ragione, ritiro…”
CC: “Vinales, mi sembra che l’Aprilia sia tosta. Ma il binomio Bagnaia/Ducati è superiore per il momento”.
LR: “Forse Martin. Ma non è nel team interno Ducati, non può vincere il titolo”.
CC: “Sì, è difficile che un pilota di una squadra esterna possa conquistare il mondiale”.
Poi tanti altri aneddoti, prese in giro, visioni opposte. Che bello ascoltarli.