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Zeltweg - Fa un altro sport, come si dice in questi casi. Francesco Bagnaia pilota una Ducati come quella di Enea Bastianini, Jorge Martin e Johann Zarco, e di pochissimo superiore a quella di Marco Bezzecchi, Alex Marquez, Luca Marini e Fabio Di Giannantonio, ma se non ci fosse stato lui, a vincere sarebbe stata la KTM di Brad Binder (e per distacco).
Insomma, è giusto dire che il pilota fa la differenza. Naturalmente, la Ducati è una moto fantastica, ma Bagnaia la guida come nessun altro riesce a fare.
Un dominio totale quello di Pecco che ha iniziato a prendere il largo attorno al decimo giro; al 14esimo passaggio aveva già più di un secondo di vantaggio; al 18esimo superiore ai due secondi, fino ad arrivare agli oltre cinque secondi. Ovviamente, Bagnaia prende il largo anche nel mondiale: non sembra avere rivali.
Brad Binder ci ha provato: è partito aggressivo ma non è riuscito a mettere le ruote davanti a quelle della Ducati; è rimasto attaccato nei primi giri, ha spinto, ma poi ha progressivamente rallentato per un distacco finale di 5”191.
La sua è comunque un’ottima prestazione, più in generale un ottimo fine settimana, con un doppio secondo posto dietro a un pilota in questo momento imbattibile. Binder, come Bagnaia, fa la differenza a parità di moto, rifilando 20 secondi a chi ha la sua stessa moto.
Bravo Brad, giusto riconfermarlo fino al 2026.
Buonissima prestazione anche di Marco Bezzecchi, che ha recuperato dal settimo al terzo posto con una serie di sorpassi belli e convincenti. Marco è terzo anche in campionato, a 6 punti da Jorge Martin che ha chiuso settimo, dopo essere partito 12esimo e aver dovuto effettuare il LLP per la penalizzazione arrivata quando ieri era già buio per la manovra nella sprint al primo giro.
Bella prestazione di Luca Marini, che ha chiuso quarto dopo un paio di giri finali avvincenti con Alex Marquez, che ha piegato con una staccata di forza alla curva uno al penultimo giro. Bravo Luca.
Non ha sbagliato completamente come ieri, ma anche oggi Maverick Vinales si è giocato la possibilità quanto meno di salire sul podio quando si è spento il semaforo. Alla fine del primo giro, il pilota dell’Aprilia era decimo; poi è iniziata la solita rimonta, che si è conclusa con il sesto posto, ma il rammarico rimane. È un’altra occasione persa.
Enea Bastianini ha disputato una discreta gara fino a 5-6 giri dalla fine, quando è calato: ha mostrato qualche miglioramento, ma anche fatto vedere di non avere la moto in mano in frenata (su Moto.it trovate il podcast dedicato a Enea).
All’11esimo posto, in scia a Bastianini, ha chiuso Franco Morbidelli, che non ha fatto una brutta gara, con il compagno di squadra Fabio Quartararo (ottavo) a poco più di 1”5.
Marc Marquez chiude al 12esimo posto: non è quasi mai stato inquadrato, non si sono visti suoi sorpassi. Come dire che il pilota più forte tra il 2013 e il 2020 è sparito nell’anonimato. Fa male, anche se è la prima gara del 2023 che Marc porta al termine.
È comunque la sua la prima Honda al traguardo: Joan Mir è caduto mentre era 16esimo; Takaaki Nakagami ha chiuso 18esimo; Iker Lecuona ventesimo.
Alle 19,15 diretta con Livio Suppo su YouTube per commentare quanto successo in pista.