Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
Phillip Island - È un caldo anomalo per la mattinata di Phillip Island: non ricordo di essere mai stato in questo periodo in maniche corte nella corsia box durante il primo turno di libere. Si parte con Jorge Martin subito velocissimo: +0”4 sugli immediati inseguitori.
Che durante il turno si avvicinano, per poi allontanarsi di nuovo nel finale, con Martin capace di girare in 1’29”039 (1’27”767 la pole del 2022, sempre del pilota del team Pramac), 0”720 più veloce di Augusto Fernandez, che nel finale, così come Maverick Viñales ha montato una coppia di gomme nuove. Insomma, si può dire che la caduta di Mandalika non abbia fatto perdere la velocità a Jorge, che, per la verità, alla vigilia temeva un po’ questa pista (leggi a parte l’intervista di ieri). Per il momento, però, sembra riuscire a fare la differenza, con distacchi alla… Casey Stoner.
Come sempre al venerdì mattina, Francesco Bagnaia soffre un po’: solo 11esimo, con anche un piccolo allarme che si è acceso sulla sua moto nei minuti finali. Niente di che, Pecco è potuto tornare in pista dopo un veloce controllo al box: non è questo il motivo per cui è un po’ indietro, anche se l’imprevisto gli ha fatto perdere un po’ di ritmo (e qualche minuto).
Per il momento, non c’è da preoccuparsi: è il solito Bagnaia del venerdì mattina, ormai dovrebbe essere evidente qual è il suo metodo di lavoro. Sicuramente, la velocità di Martin mette un po’ di pressione al campione del mondo, solitamente però impermeabile a queste situazioni.
Il pilota dell’Aprilia adora questa pista e sta andando forte: al di là del giro secco, ottenuto nel finale con una coppia di medie nuove, Maverick ha un buon passo, sembra a suo agio nella guida.
Più indietro Aleix Espargaro, decimo, che però ha finito il turno con le gomme usate. Faticano invece i piloti della squadra satellite RNF: Raul Fernandez è 15esimo, Miguel Oliveira 21esimo.
La squadra austriaca ha iniziato bene: seconda con Augusto Fernandez, quarta con Brad Binder (sempre nelle prime posizioni per tutto il turno), ottava con Jack Miller e 13esima con Pol Espargaro.
I piloti alla vigilia avevano pronosticato una RC16 competitiva su questa pista: l’inizio sembra dare loro ragione.
Altra caduta per Marc Márquez, al tornanti in discesa: nessuna conseguenza fisica per il pilota. In Casa Honda, Marquez ha due moto con la vecchia aerodinamica, così come Rins, mentre Nakagami e Mir hanno una moto con la vecchia e una con la nuova configurazione. La Yamaha sprofonda nelle retrovie: sembra impossibile ripetere la magia di Mandalika.
Tra i piloti al rientro o comunque reduci da un infortunio, il più veloce è Marco Bezzecchi, con Alex Marquez, ottimo settimo: lo spagnolo sta sicuramente meglio rispetto a settimana scorsa, non dovrebbe aver problemi a effettuare il GP.
Discreto il nono posto di Enea Bastianini, che sembra continuare sulla strada della crescita con la GP23, 14esimo Alex Rins (impressionante vederlo salire in sella, lo sforzo è enorme), 22esimo Luca Marini, evidentemente non a posto, da capire se fisicamente o tecnicamente.