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Phillip Island - Per chi è in testa al mondiale, come Pecco Bagnaia, può essere un vantaggio non correre. Ma Bagnaia ci tiene subito a mettere le cose in chiaro.
“Prima di una gara sono sempre ottimista e positivo, credo nelle mie possibilità: quest’anno sul bagnato sono sempre stato competitivo, lo sarei stato anche oggi. Avrei potuto perdere dei punti? Forse, ma li avrei anche potuti guadagnare…”
Chiarito questo aspetto, Bagnaia ritiene giusta la decisione presa.
“Si immaginava che potesse accadere, ma è sempre un peccato quando una gara viene annullata. Il bilancio del fine settimana è positivo, ma se oggi avessimo corso avrebbe potuto essere ancora più favorevole…”
Però nel warm up non eri stato troppo efficace.
“Qualcosa non ha funzionato, ero particolarmente in difficoltà, ma mi sentivo pronto per la gara, convinto di poter lottare per il podio. Avremmo potuto guadagnare altri punti”
Si poteva correre?
“Le condizioni erano veramente al limite. Durante la Moto2 abbiamo visto volare un ombrello in rettilineo e Celestino Vietti è caduto alla prima curva per una folata di vento. Credo che tutte le decisioni prese nel fine settimana siano state quelle giuste: la Moto3 si poteva correre, corretto fermare la Moto2 in quel momento”
Qual è il problema di guidare con il vento?
“Se è costante non ci sono troppi problemi, ma diventa ingestibile quando è a raffiche come qui a Phillip Island. Tra l’altro, per come è fatta la pista, si crea una sorta di canale in alcuni punti e il vento diventa ancora più forte. È pericoloso”
Per la seconda volta consecutiva sei stato costretto a passare dalla Q1: devi rivedere il metodo di lavoro?
“La mia strategia nelle prove è molto differente da quella degli altri, anche qui nelle FP1 ho provato molto la gomma media per la gara. È vero, però, che bisogna forse arrivare più pronti per l’attacco al tempo”
Quattro gare al termine, 27 punti di vantaggio su Martin: come la vedi?
“Sono ottimista per almeno tre dei quattro GP. Sapevo che Mandalika e Australia sarebbero state un po’ complicate per me e più adatte a Martin, ma sono arrivato in Giappone con 13 punti di vantaggio e lascio Phillip Island a +27… Nel 2022, in Thailandia e in Malesia ero andato forte: quest’anno ho sempre fatto bene nelle piste dove ero stato competitivo nella passata stagione”
Un’ultima considerazione sul GP d’Australia: andrebbe spostato a inizio stagione?
“È difficile cambiare data per tanti motivi, ma sicuramente sarebbe meglio venire quando qui è estate. È vero che il vento c’è comunque, ma la temperatura è decisamente più alta. Oggi nel warm up era difficile frenare per il freddo”