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Scarperia - Pole position e nuovo primato del circuito del Mugello; vittoria e rafforzamento del primo posto in classifica generale: se non fosse un’abitudine, soprattutto al sabato, si potrebbe parlare di giornata straordinaria. Ma la straordinarietà è che per Pecco Bagnaia questa è la normalità. Bravissimo.
“Provi sempre sensazioni differenti quando corri al Mugello e oggi era ancora più bello perché c’erano tanti appassionati in circuito. È davvero emozionante, mi sono venuti i brividi: sapevo che si poteva fare bene come a Portimao, ho iniziato subito forte fin da venerdì, la pole l’ho conquistata con un tempo incredibile”.
È stata una gara complicata anche da qualche goccia di pioggia.
“Quando siamo arrivati all’Arrabbiata 2 era bagnato, poi il quarto settore era asciutto, ma in altre parti della pista c’era un po’ di acqua. Sicuramente è stato un momento critico, non facile da gestire. Ma è andata bene”
Come stai fisicamente?
“Come ho detto ieri, la caviglia mi fa più male a camminare che ad andare in moto: abbiamo lavorato bene insieme al fisioterapista, non avevo dolore in gara”
Cosa puoi dire di quanto successo in qualifica con Marquez?
“Non voglio più parlare di queste cose”
D’accordo, ma come fai a controllare un momento di così grande rabbia e un attimo dopo conquistare la pole?
“Spingo quando so di poterlo fare. Quella era una condizione abbastanza particolare, dovevo assolutamente fare il tempo, ho guidato come se in pista fossi da solo”
La sfida con Bezzecchi può diventare la regola di questo campionato?
“Magari!”
Ma cambia sfidare un tuo amico invece di un altro rivale?
“È uguale, quando sei in pista lotti e basta. La differenza è che a casa possiamo parlare, risolvere eventuali problemi”
Come cambierà la gara domani?
“Intanto spero ci sia il sole. Bisognerà fare più gestione, mi aspetto una gara di gruppo, sarà importante non “bruciare” le gomme”
Oggi cinque Ducati ai primi cinque posti: sarà così anche domani?
“Non lo so”
Un altro pilota infortunato, Alex Rins: cosa si può fare?
“Non ho visto la caduta di Alex, non so se sia dovuta al formato, o cosa sia successo: voglio parlare solo di gare. È chiaro che noi spingiamo tanto, ma queste sono le gare e spero che Alex possa tornare presto. Un’idea potrebbe essere lasciare le P1 libere e non già vincolanti per l’accesso in Q2: si potrebbe lavorare di più sulla moto, ma non so veramente cosa sia successo”
Il casco?
“È un omaggio a questa pista: “Quanto è bello il Mugello”, con evidenziate le curve più importanti: la “Casanova-Savelli, la Bucine, la San Donato”