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Scarperia - Da quando l’ho conosciuto, l’ho subito considerato una leggenda. Uno al di fuori del comune. Uno tosto. Uno “vero”. Uno con una grandissima personalità.
Andrea Dovizioso è diventato personaggio pur facendo di tutto per non esserlo. Ma la sua personalità è così forte che va al di là della timidezza, della voglia di fare solo il pilota, che poi è quello che sa fare meglio. Anzi no, perché Dovizioso sa fare benissimo un sacco di cose.
Ho sempre ammirato la sua determinazione dentro e fuori la pista, la capacità di affrontare e risolvere problemi familiari anche importanti, la lucidità nel gestire situazioni delicate, che avrebbero potuto portarlo fuori strada, distrarlo dall’obiettivo principale, che per un pilota è solo vincere.
“Nella mia carriera ho preso un fracasso di batoste, ma sono riuscito a non affondare e a crearmi addirittura la possibilità di giocarmi il titolo in MotoGP. Nonostante abbia preso paga tante volte - e mentalmente è devastante - sono rimasto sempre ad alti livelli: questo mi dà grande soddisfazione” ha detto oggi dopo essere stato incoronato leggenda.
L’esempio in Ducati, la Casa che Dovizioso ha contributo a rendere grande in maniera determinante e che l’ha fatto diventare grandissimo è esemplare su quanto Andrea sia leggenda sotto questo aspetto. Quasi sempre messo in discussione, posto in secondo piano dall’arrivo di Jorge Lorenzo, considerato inferiore ad Andrea Iannone, Dovi ha scommesso su se stesso, ha accettato un ruolo e uno stipendio da comprimario e ha cominciato a vincere, a esaltare e esaltarsi in confronti spesso vincenti con il più forte di tutti di quel periodo, il miglior Marc Marquez di sempre.
Ha annichilito Lorenzo, ha vinto lo scetticismo di tanti, è stato più forte di tensioni interne che negli anni sono diventate insopportabili, è riuscito ad amalgamare al meglio la razionalità del cavallo bianco e la follia di quello nero, sempre troppo imbrigliato nell’animo di Dovizioso. Gli è mancato il titolo, che avrebbe dovuto vincere nel 2020, quando Marquez era assente per infortunio. Che peccato.
Ma la sostanza non cambia: uno così ha fatto tantissimo per questo sport, ha regalato emozioni, lealtà, non si è mai nascosto dietro a una scusa. Nonostante tutto questo, dico la verità, avevo qualche dubbio sul fatto che anche per il mondo intero, non solo per me, Andrea Dovizioso fosse leggenda, fosse giusto inserirlo a fianco di una serie di campioni che fanno venire la pelle d’oca solo a nominarli. “Anch’io avevo qualche dubbio, ma da quando ho smesso ho capito di avere lasciato un segno. Solitamente, quando non corri più, la gente si dimentica di te, invece gli attestati di stima nei miei confronti sono aumentati” sottolinea Andrea. E’ così, oggi più di ieri si capisce quello che ha fatto Dovizioso. Una leggenda. E’ giusto così.
E’ questa #lanotiziainprimafila di oggi, vorrei sapere la vostra opinione.