Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
Portimao - È giusto così: il pilota più forte di questo momento, Francesco Bagnaia, entra nella storia come il primo vincitore della SprintRace, dopo essere diventato a novembre il primo pilota italiano a trionfare nel mondiale con la Ducati.
Insomma, Bagnaia è fortissimo e non perde occasione per dimostrarlo, aggiungendo ogni volta che può un mattoncino importante nella costruzione di una carriera che potrebbe diventare nel tempo esaltante. Perché Bagnaia, al di là della competitività della Ducati, è uno di quelli che può fare la storia di questo sport, aprire un ciclo come hanno fatto i campionissimi del passato. Naturalmente è solo la prima gara, anzi, è solo la prima “mezza” gara, ma la sua costanza ad altissimo livello è una certificazione di forza.
Per trionfare nella SprintRace, Bagnaia ha dovuto ricorrere a tutte le sue qualità e per superare nell’ultimo giro Jorge Martin ha anche approfittato di un piccolissimo errore nel finale dello spagnolo, andato leggermente largo a una curva. Il campione del mondo si è infilato e da lì è stato relativamente facile tagliare per primo il traguardo. Martin ha perso forse un’occasione, ma si è confermato pilota estremamente adatto a questa formula.
L’ultimo giro era iniziato con Miguel Oliveira terzo, dopo aver superato qualche curva prima Marc Marquez. Oliveira ha guidato benissimo per tutta la SR, ma forse per la troppa foga è finito largo perdendo in una sola curva ben tre posizioni e spalancando la porta al podio di Marc Marquez, terzo dopo essere partito dalla pole.
Nelle FP3 si era visto che Marc non aveva il passo per stare con i primissimi, ma da uno come lui è giusto sempre aspettarsi di tutto: invece i limiti della Honda sono evidenti e anche lui fa quello che può. Ma è un terzo posto di valore. Così come è sicuramente importante il quarto di Jack Miller, finito a 1”6 dal vincitore: insomma, c’è sostanza nella prestazione dell’australiano, che è stato anche al comando e ha effettuato una serie di sorpassi pregevoli.
Così l’Aprilia si deve accontentare di mettere tre moto dalla quinta alla settima posizione, dopo aver dimostrato in gara di essere assolutamente competitiva.
Purtroppo, sia Maverick Vinales sia Aleix Espargaro sono stati penalizzati dalla partenza, mentre Oliveira, come detto, ha pagato l’ultimo giro. Mettendo tutto insieme, si poteva raccogliere molto di più.
Purtroppo bisogna ripetersi: disastro Yamaha, come era già successo in qualifica. Per la verità, Quartararo è stato ulteriormente penalizzato da un contatto nel primo giro con Joan Mir, che è finito a terra.
Alla fine del secondo giro, Fabio era 14esimo e la sua rimonta si è conclusa con un poco esaltante decimo posto. 14esimo Franco Morbidelli: le prospettive per il futuro sono sempre più cupe.
Brutta caduta, purtroppo, per Enea Bastianini: era quarto, quando è stato attaccato da Luca Marini. Purtroppo, il pilota VR46 ha perso il controllo, si è chiuso l’anteriore e cadendo ha travolto Enea Bastianini, che è stato sbalzato di sella, picchiando violentemente la spalla destra sull’asfalto. Il responso è tosto: frattura della clavicola della spalla destra. Viene trasportato all’ospedale di Faro in elicottero (le condizioni di Enea qui).