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Losail - Si va fortissimo. È bastata una giornata di prove per pulire la pista e per abbassare drasticamente i tempi, con Raul Fernandez primo in 1’52”843, a meno di un decimo dall’1’52”772, la pole di Bagnaia del 2021, il miglior crono mai realizzato a Losail. Primato, quindi, che verrà battuto domani, ma che, per la verità era già stato migliorato oggi da Maverick Viñales, poi però cancellato perché ottenuto in regime di bandiere gialle.
Proprio le bandiere gialle sono state assolute protagoniste del finale del turno di pre qualifiche, con tanti piloti che si sono visti cancellare il miglior tempo ottenuto. Non è stato però tolto il tempo a Fernandez, che così chiude la sessione davanti a tutti, con un’Aprilia (in versione 2022) che sfrutta alla grande la mancanza di grip sull’asfalto. “Purtroppo la pista continuerà a gommarsi e perderemo il vantaggio” si rammarica l’AD Massimo Rivola, che però può festeggiare tre RS-GP nei primi cinque, con Vinales terzo e Aleix Espargaro quinto. Come dire che oggi l’Aprilia è stata complessivamente la moto più efficace.
I due sfidanti per il titolo sono in settima (Jorge Martin) e ottava (Pecco Bagnaia) posizione, entrambi alle prese con una difficile scelta delle gomme e un passo sulla distanza non esaltante. Tra i due, il più nervoso è sembrato Martin, che ogni volta che tornava al box esprimeva in maniera chiara ed evidente il suo disappunto, quasi incredulo di fronte a tante difficoltà.
Nel box accanto, Bagnaia è rimasto più tranquillo, ma anche lui ha avuto il suo bel da fare con gli pneumatici, provati in tutte le versioni disponibili.
Pecco è rimasto a lungo ai box a confrontarsi con il capo tecnico Cristian Gabarrini, con la partecipazione dell’ingegnere Gigi Dall’Igna. Insomma, entrambi hanno qualche problema da risolvere, con Martin chiaramente meno esplosivo del solito e con meno certezze. Tra l’altro, a complicare la situazione c’è che le FP2 di domani mattina sono praticamente inutili per la temperatura molto differenti. Insomma, una gara che si prospetta complicata: la sprint servirà anche per preparare il GP.
Mentre i piloti Aprilia sono stati tremendamente efficaci con le gomme nuove, per una volta le Ducati hanno faticato, tranne Fabio Di Giannantonio ottimo secondo a 0”049 dall’Aprilia.
Fabio è sempre stato lì davanti, tornato competitivo come non gli succedeva da un paio di GP. Anche lui, naturalmente, ha dubbi sulla scelta delle gomme, ma, come detto, è un classico “mal comune, mezzo gaudio”. Buona la prestazione di Luca Marini, risalito nel finale al sesto posto, mentre Marco Bezzecchi è fuori dai dieci, solo 15esimo. E nel fondo della classifica è purtroppo tornato anche Enea Bastianini, che dopo il trionfo di Sepang è retrocesso al 18esimo posto, sulla pista dove nel 2022 aveva trionfato per la prima volta in MotoGP. Difficile capirci qualcosa.
La KTM è soddisfatta per il quarto posto di Brad Binder, piuttosto costante per tutto il turno: può essere efficace. La Honda si salva con il solito Marc Marquez che, come al solito, si è attaccato a Bagnaia (per due volte) per fare il tempo. Senza di lui, la Honda affonda come al solito, così come ha fatto la Yamaha, con Franco Morbidelli (13esimo) sempre davanti a Fabio Quartararo (21esimo), ma comunque in difficoltà.
Ecco i dieci piloti già in Q2: R.Fernadez, Di Giannantonio, Vinales, Binder, A.Espargaro, Marini, Martin, Bagnaia, A.Fernandez, M.Marquez.