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Losail - Sembrava in difficoltà, in affanno, nervoso, decisamente meno veloce del solito, più lento del suo diretto avversario. Invece, in questa MotoGP dove si fatica a trovare un filo logico, Jorge Martin ha trionfato, mentre Pecco Bagnaia ha arrancato, chiudendo quinto e perdendo in una sola sprint ben sette punti, ovvero la metà del vantaggio accumulato nei precedenti 18 fine settimana.
Gliene rimangono sette, ma soprattutto, ancora una volta, cambiano gli equilibri psicologici: adesso è Martin a essere carico a mille, mentre Bagnaia dovrà essere bravo a reagire nella gara di domani. Fino a prima della sprint aveva dimostrato - dati alla mano - di avere più ritmo: deve partire da questa certezza per ritrovare la velocità perduta oggi.
Bagnaia quarto, Martin quinto sullo schieramento di partenza, uno fianco all’altro. E uno fianco all’altro sono arrivati anche alla prima curva: tra i due c’è un contatto mentre impostano la piega. Poi Jorge va largo in una sola curva perde due posizioni, passato da Bagnaia e Marquez.
Sembra mettersi bene per il campione del mondo, invece va subito in difficoltà, mentre Martin passa immediatamente Marquez sul traguardo del primo giro. Al secondo passaggio, Jorge entra molto deciso su Pecco, c’è un altro contatto: il campione del mondo viene passato anche da Fabio Di Giannantonio, scattato male dalla prima fila.
In testa al GP c’è Luca Marini, partito dalla pole, uno dei pochi con la gomma soffice anteriore. Al quinto giro Martin passa Alex Marquez ed è secondo e all’ultima curva passa anche Marini. È primo. Come suo solito, prova ad allungare, ma non ci riesce perché Di Giannantonio è indiavolato: si avvicina, lo tiene lì a un paio di decimi, con una maggiore velocità negli ultimi due settori. L’ultimo passaggio inizia con Martin con un vantaggio di 0”171, ma lo spagnolo allunga: T2 +0”439; T3 +0”451; T4 +0”391. Bagnaia, quinto, è costretto a difendersi da Maverick Viñales, vicinissimo a lui, ma mai abbastanza per provare l’attacco.
Per Martin è un trionfo, per Bagnaia una sconfitta pesante.
Bisogna fare i complimenti a Di Giannantonio, che in una condizione psicologica tutt’altro che semplice - al momento non ha un posto in MotoGP per il 2024 - disputa una gran gara, dopo essere stato ottimo protagonista in qualifica. Bravo davvero.
Terzo Luca Marini, che ha resistito finché ha potuto al comando, per poi amministrare nel finale. Bisogna parlare con lui per capire perché ha scelto la soffice anteriore. Al quarto posto un Alex Marquez sicuramente convincente.
Al settimo posto, Brad Binder, che al terzo giro è entrato duro su Marc Marquez - ci poteva anche stare una sanzione - con Marc che ha perso tre posizioni finendo largo, per poi chiudere 11esimo. Bella rimonta di Fabio Quartararo, da 14esimo a ottavo, mentre Franco Morbidelli ha chiuso 15esimo.
Incidente al via alla seconda curva, coinvolti Enea Bastianini, Aleix Espargaro (Aleix domani, se correrà, dovrà scontare una penalizzazione di sei posizioni sulla griglia per il brutto gesto con Morbidelli nelle FP2) e Miguel Oliveira. Bastianini è ripartito, chiudendo al 20esimo posto.