MotoGP 2023. GP dell'India. FP1: Ducati, Honda, KTM ai primi tre posti. Pista meglio delle aspettative

MotoGP 2023. GP dell'India. FP1: Ducati, Honda, KTM ai primi tre posti. Pista meglio delle aspettative
Marco Bezzecchi è il più veloce, davanti a Marc Marquez e Brad Binder. Altri italiani: Luca Marini settimo, Fabio Di Giannantonio nono, Francesco Bagnaia 15esimo, Michele Pirro 20esimo, Franco Morbidelli 21esimo. Prima impressione: pista di buon livello
22 settembre 2023

Dopo tanti problemi con i visti, dopo tanti ritardi per piloti e addetti ai lavori, finalmente si è scesi in pista al Buddh International Circuit, per il primo, storico GP dell’India.

L’inizio è stato decisamente migliore delle previsioni: la pista, seppure inevitabilmente sporca, non solo è bella, tecnica, con curve particolari, ma sembra presentare i giusti requisiti di sicurezza, almeno per quello che si è visto fino adesso con l’asciutto. Il punto critico è la staccata della curva1, dove si arriva in quinta marcia e si scala fino alla seconda: è un punto critico non per la sicurezza, ma per i piloti.

Tutti, nessuno escluso, hanno fatto almeno un dritto alla curva1: bisogna prendere le misure. Eccezionalmente, il turno è durato 70 minuti (saranno 90 nelle pre qualifiche del pomeriggio): già nel finale della sessione, gli errori sono diminuiti.

Ducati, Honda, KTM, Aprilia

La prima sessione si chiude con Marco Bezzecchi primo in 1’45”990, 0”139 più veloce di Marc Marquez e 0”320 di Brad Binder, con l’Aprilia al quarto e quinto posto con Raul Fernandez e Maverick Viñales.

Al di là della posizione - poco significativa in un turno così, dove nel finale molti, ma non tutti hanno montato le gomme nuove - va detto che davanti c’è sempre stata una Ducati, non quella di Bezzecchi, ma quella di Martin, apparso subito in grande forma e molto costante (alle 14.00 italiane il team manager Pramac, Gino Borsoi, sarà ospite della diretta di Moto.it per commentare quanto successo nella prima giornata del GP dell’India).

Jorge ha girato per tutto il turno con grande efficacia, per poi chiudere al settimo posto a 0”619. Anche Bezzecchi, in ogni caso, è sempre stato efficace e lì davanti, mentre Francesco Bagnaia è 15esimo a 1”060. Pecco, a differenza di quasi tutti gli altri piloti, ha girato tutto il turno con la stessa gomma posteriore (media), tenendo un buon passo. È andata forte, al di là della posizione in classifica, ma fatica nei cambi di direzione. Una notazione sulla Ducati: con otto moto in pista, qui può essere ulteriormente avvantaggiata nella ricerca della messa a punto ideale.

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Marquez di nuovo Marquez

In passato, Marc Marquez era sempre stato fenomenale ad adattarsi a piste nuove e lo conferma anche con questa Honda, che peraltro nel primo turno si è difesa con Joan Mir decimo (a 0”815) e Takaaki Nakagami 12esimo. Marquez sembra aver cambiato strategia, tornando nuovamente relativamente aggressivo: è chiaro che fino adesso si è andati “piano”, vediamo cosa accade quando gli altri spingeranno di più. In ogni caso, l’inizio della Honda è stato sicuramente più incoraggiante del solito.

Binder a terra, ma veloce

Il pilota della KTM è stato uno di quelli che ha sbagliato alla curva1, ma mentre quasi tutti gli altri piloti sono andati semplicemente dritti, Binder è proprio caduto, come se avesse sbagliato di tanto l’approccio alla curva.

Poi, evidentemente, ha preso le misure, chiudendo con un incoraggiante terzo posto. Continua, però, a essere l’unico pilota KTM ad andare forte, con Pol Espargaró che dopo le cinque cadute di Misano, è già finito a terra due volte in questa sessione.

Disastro Yamaha

Dopo le dure parole di ieri rilasciate a Dazn da Fabio Quartararo (“Io e il team manager abbiamo visioni opposte, lui dice bianco io nero sui test di Misano: per me non c’è stato niente di migliorativo, credo che le sensazioni del pilota contino di più”, questa è la sintesi), il debutto in India è stato disastroso: Quartararo ha effettuato solo dieci giri, meno della metà degli altri, con problemi apparentemente alla frizione su entrambe le moto. Ha chiuso 19esimo, con Franco Morbidelli 21esimo.

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