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Secondo al mattino, quarto al pomeriggio: da un po’ di tempo non si vedeva un Marc Marquez così pimpante. Se si aggiunge Joan Mir decimo, per la prima volta in Q2 nel 2023, ecco che nel box Honda c’è più di un motivo per sorridere dopo tante difficoltà. Cosa è cambiato? Marquez ha pochi dubbi.
“Niente, non è cambiato niente: la moto è sempre la stessa. Ma quando arrivi in un nuovo circuito, i piloti fanno la differenza, non a caso anche Quartararo è in Q2… E anche Joan è un pilota con un talento enorme. Ecco, questa è la differenza, la moto ha la stessa messa a punto di Misano, adesso usiamo tutti questo assetto (anche Mir, al contrario di quanto pensassi, usa il telaio vecchio; quello nuovo, evoluzione, provato nei test arriverà in Giappone stando alle dichiarazioni di Joan, NDA), è importante che andiamo tutti nella stessa direzione”
C’è già chi parla di prima fila, ma Marquez butta acqua sul fuoco.
“L’obiettivo è conquistare un posto nelle prime tre file. È vero che oggi siamo stati veloci, ma già dalle FP1 alle P1 c’è stato un miglioramento da parte degli avversari, non a caso nel turno del pomeriggio abbiamo faticato di più. Ecco, credo che domani i nostri rivali saranno ancora più veloci. Sarebbe importante conquistare un buon posto sullo schieramento, perché su questa pista è difficile superare: se non sei sulla linea ideale, l’asfalto è sporco ed è facile sbagliare”
A proposito, come ti sembra la pista?
“Sicuramente meglio delle aspettative, è stato fatto un buon lavoro. È chiaro che si possono fare dei miglioramenti per le prossime stagioni, ma già quest’anno noi piloti possiamo solo pensare a guidare, senza preoccuparci di altri aspetti. Il punto complicato è la prima curva. Basta cambiare il punto di frenata di pochi metri per arrivare lunghi”
Bagnaia ha detto che il caldo è soffocante, peggio che da altre parti: tu come la vedi?
“Effettivamente sarà uno dei parametri che potrà fare la differenza domenica, è sicuramente una situazione tosta. Solitamente non ho grossi problemi con il caldo, ma a Misano ho sofferto un po’ di sindrome compartimentale alle braccia per lo sforzo fatto sulla moto”