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Silverstone - Una gioia diversa rispetto ad Argentina 2022: allora era stata incontenibile, perché la prima della carriera, la prima per l’Aprilia in MotoGP, dopo anni difficilissimi. Questa è più contenuta, meno esplosiva, più ragionata, ma comunque immensa.
“Sicuramente è una grandissima felicità. Abbiamo iniziato la stagione con troppe aspettative su di me e sull’Aprilia: anche per questo sono stati fatti degli errori, abbiamo buttato via tanti punti. Tante volte in questa stagione siamo stati veloci, ma lo devi essere la domenica, il resto non conta. Qui abbiamo iniziato bene venerdì, ieri c’è stata la pioggia, ma oggi mi sono sentito di nuovo efficace nel warm up. Anche se partivo dietro (12esimo, NDA) non mi sono messo pressione, perché sapevo di avere un vantaggio in trazione e di poter superare su questa pista. Sono partito bene e di questo voglio ringraziare l’Aprilia: ha lavorato tanto per migliorare la frizione”
A proposito di sorpassi: oggi è sembrato che riuscissi a passare con facilità, ci sei riuscito ogni volta che hai provato
“Oggi era così, mi sentivo benissimo sulla moto, ho superato piloti difficili come Vinales, Binder e Bagnaia, avrei anche potuto passarne cinque in un giro… Ma ci sono altre circostanze che non riesco a superare nessuno per tutta la gara: dobbiamo lavorare su questo aspetto”
Quali sono le sensazioni rispetto all’Argentina dell’anno scorso?
“Adesso sono più rilassato, la stagione 2022, i risultati ottenuti, quella vittoria e i podi mi hanno dato più consapevolezza. È un po’ differente, anche se, come ho detto prima, siamo partiti con troppa pressione”
Effettivamente non sei sembrato così euforico quando hai tagliato il traguardo.
“Sicuramente meno rispetto all’anno scorso: ero soprattutto focalizzato mentalmente sul successo e quando ho tagliato il traguardo mi sono rilassato. Ma quando sono arrivato al parco chiuso è stata una gioia immensa poter festeggiare con i miei figli, è la prima volta che celebro con loro un successo”
Poi Aleix svela un particolare simpatico.
“Prima della gara, mio figlio Max mi ha detto: “Papà, mi raccomando, stai nel gruppo di testa così ti inquadrano”…”
Le novità sulla carenatura ti hanno aiutato in questo successo?
“Sì, perché mi permette di entrare più forte in curva e di migliorare il “pick up” della moto, dove ho sempre sofferto. Qui sono stato decisamente più efficace in quella fase, è stato un bel passo in avanti. E credo che Aprilia porterà altre novità in Austria”
Ti eri preparato a superare Bagnaia in quel punto?
“Quando è iniziato l’ultimo giro, la mia idea era provarci alla 2 e alla 3, dove ero molto veloce, ma ho rischiato di cadere e ho perso un po’ il contatto con Bagnaia. A quel punto ho pensato a recuperare e quando ho ricucito lo strappo ho sfruttato il vantaggio in trazione. Forse per la prima volta, ho corso con la soffice anteriore, temevo di perdere un po’ in frenata: in realtà avevo un ottimo sostegno”
Cosa hai pensato quando è iniziato a piovere?
“Fino a quel momento mi sembrava di avere un po’ di vantaggio, che è sparito completamente quando è iniziato a piovere, tanto è vero che mi hanno passato in due. Non è facile guidare in quelle condizioni, devi controllare un sacco di cose sulla moto, intanto devi capire le condizioni del circuito. In quella fase, chi ha fatto il lavoro “sporco”, quello più difficile, è stato Bagnaia”
Tre Aprilia ai primi cinque posti: perché la RS-GP è così competitiva a Silverstone?
“Noi andiamo bene dove serve trazione e grip, siamo molto efficaci in piste come questa, quella in Qatar e in Argentina. La verità, però, è che siamo competitivi in tanti circuiti, purtroppo fino adesso non abbiamo dimostrato il nostro potenziale”