MotoGP 2023. GP della Malesia. Enea Bastianini: “Per Alice: ha sofferto con me”

MotoGP 2023. GP della Malesia. Enea Bastianini: “Per Alice: ha sofferto con me”
Il pilota della Ducati dedica la vittoria alla fidanzata: “Dopo l’incidente, mi ha lavato per 20 giorni, non è mai uscita di casa, ci scoppiava la testa. Ha patito esattamente quello che ho provato io. Quando ho tagliato il traguardo, un misto di emozione. Anche rabbia, per non essere riuscito prima a fare questo”
12 novembre 2023

Sepang - C’è tanto in questa vittoria di Enea Bastianini. C’è una bella storia da raccontare dopo una stagione “disastrosa”, per dirla con le sue parole.

C’è la determinazione di un ragazzo dal talento straordinario, ma che richiede attenzioni particolari per essere espresso. C’è la risposta del campione che si è visto messo in discussione, neppure troppo velatamente. C’è la rivincita del pilota che con la squadra ufficiale Ducati ha avuto spesso un rapporto difficile, prima come avversario che cercava di battere Francesco Bagnaia, poi come protagonista diretto che ha faticato a inserirsi e adesso è costretto a convincere i vertici per tenerlo anche nel 2024.

“Non è stata una stagione difficile, ma disastrosa. Ho avuto troppi incidenti, tanto dolore, è stato quasi impossibile allenarsi per tre mesi e se non lo fai non puoi essere veloce in MotoGP. Ieri, dopo la sprint, avevo visto che si poteva migliorare e questo mi ha dato una spinta, sono partito con grande mentalità fin dalla prima curva. Così è arrivata la prima vittoria dell’anno, anche grazie al lavoro della squadra”

Quale è stata la chiave della vittoria?

“Stare davanti. Quando sei in scia a qualcuno, diventa tutto più difficile per la pressione delle gomme e superare chi ti sta davanti. Alex Marquez mi ha messo tanta pressione fino a 5-6 giri dalla fine, poi sono riuscito a prendere un po’ di margine”

Si dice di un possibile scambio tra te e Martin: come la vedi?

“È semplice: Jorge sta facendo una grande stagione, io no, ma conosco il motivo, anche se è difficile spiegare tutto. Diciamo che ho mandato un piccolo messaggio a Ducati: non so cosa faranno. Sono stato confermato a Misano, dentro al box adesso mi trovo bene, anche con Pecco”

Ieri hai fatto gioco di squadra; andare subito al comando ti ha tolto dall’impaccio di dover gestire una situazione scomoda?

“Io lavoro per Ducati: ieri non era importante per me passare Pecco, perché lui è in lotta per il campionato. Ma oggi ero competitivo per la vittoria, ho pensato solo a conquistare un successo per me fondamentale. Ci sono delle occasioni in cui devi pensare alla squadra e ieri era una di quelle”

Quale è stata la prima sensazione quando hai tagliato il traguardo, 420 giorni (e 23 GP…) dopo l’ultima vittoria?

“È stata un’esplosione di emozioni, di rabbia, sfogo: una cosa dietro l’altra. Ma ero veramente finito, ho fatto fatica a festeggiare. È stata una bella liberazione dopo un anno così di merda: ci voleva”

Perché rabbia?

“Perché non veniva fuori niente: cambiavo un sacco di cose, ma non vedevo miglioramenti. Questo fine settimana, qualcosa è cambiato: sicuramente la testa fa la differenza, ma quando hai fiducia in qualcosa è differente, puoi esprimerti al 100% e questa gara ce l’ho fatta. La rabbia è per quello: per non esserci riuscito prima; per tutto quello mi è successo; per tutto quello che ho passato, che molti non conoscono”

Bagnaia ha detto: Bastianini era quello che si meritava di più questo successo, anche per la situazione fuori dalla squadra.

“Non so se sono stato messo in dubbio, sento parlare di questa cosa solo in sala stampa, non dentro al box. Oggi ho dato una piccola risposta, ma, ovviamente, Jorge ha fatto tutto il campionato così, io solo una gara. Ci sono stati dei problemi non dipesi da me: non posso essere giudicato per quello che abbiamo fatto quest’anno”

Nel podcast #atuttogas di Moto.it di qualche mese fa, avevi dichiarato: “Posso vincere una gara”. Allora sembrava qualcosa di impossibile: ci credevi veramente?

“Non dico mai le cose tanto per dirle, se l’ho detto è perché ero sicuro al 99% di poterlo fare. Sapevo che arrivavano delle piste, come questa, che mi avrebbero potuto aiutare. Anche questo mi ha fatto fare un passo in avanti a livello mentale: sono arrivato qui veramente con la voglia di fare bene. Non pensavo così bene: bello”

Chi ti ha aiutato di più in questi momenti difficili?

“La mia famiglia è stata sempre vicino a me, la mia fidanzata (Alice, NDA) mi ha lavato per una ventina di giorni (dopo l’incidente, Enea non poteva muoversi), è stata sempre con me in casa, senza mai uscire. Ci scoppiava la testa… Credo che questa vittoria sia giusto dedicarla proprio a lei, a mia mamma e a mio babbo. Ma più di tutti ad Alice: ha patito quello che ho sofferto io”

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