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Sepang - La sensazione è questa: Jorge Martin non è esplosivo come al solito, è anche un po’ più teso, contratto, meno rilassato. È inevitabile che sia così e il pilota del team Pramac conferma.
“Questa mattina, quando sono entrato in pista, ero un po’ bloccato per i primi 2-3 giri. Poi mi sono sciolto, ho pensato a guidare e a divertirmi come al solito”.
La pressione, insomma, ce l’ha anche lui. Tra l’altro, la giornata di oggi è stata particolarmente impegnativa.
“Le FP2 sono state stressanti, perché per tutto il turno c’è stata la minaccia della pioggia e bisognava assolutamente rimanere sempre nei dieci, non ci si poteva rilassare un secondo. In questa situazione, non è facile gestire tutto, devi stare molto concentrato. Proprio per la possibilità che piovesse, abbiamo cambiato strategia”
Ovvero?
“Ho fatto subito un attacco al tempo con la gomma nuova per non rischiare di rimanere fuori dai dieci. Poi ne abbiamo montata una usata, ho tenuto un passo che mi soddisfa. Alla fine però, nell’ultimo tentativo non sono stato perfetto e ho potuto fare un solo giro. Credo ci sia margine di miglioramento: domani devo migliorare, credo si possa scendere sotto il primato della pista (1’57”790, che appartiene allo stesso Martin)”
Come ti è sembrato il circuito con l’asfalto nuovo dalla curva 7 alla 12?
“È un po’ differente: sono sparite alcune buche, ma ne sono venute fuori della altre, ma nel complesso è migliorato”
E se dovesse piovere?
“Sarebbe un rischio per tutti, ma l’ultima gara che si è disputata con l’acqua (Giappone, NDA) ho vinto”