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Buri Ram - L’aritmetica dice che è ancora in lotta per il titolo, ma Marco Bezzecchi non ci pensa più di tanto: sa che lo svantaggio da recuperare è grande e, soprattutto, che Francesco Bagnaia e Jorge Martin in questo momento sono più veloci di lui. “Sì, non è pensando al titolo che sono tornato in moto il prima possibile: l’ho fatto soprattutto per non stare troppo tempo a casa. Abbiamo visto con Bastianini e altri piloti che se ti fermi tanti giorni, poi fatichi a riprendere confidenza”
Adesso come stai?
“Mi sento meglio, un giorno in più per riposare è stato importante e adesso sono contento di tornare in moto. Ho tolto i punti e questo mi fa stare bene, la pelle tira meno. Muscolarmente non sono al massimo, ma mi sento pronto”
Quindi sei ottimista, dal punto di vista fisico?
“Sì”
E per quanto riguarda la pista?
“Anche. Faccio fatica a fare previsioni, non voglio sbilanciarmi, perché in Australia ero convinto di fare meno fatica, invece, alla fine, ho patito quasi più che in Indonesia. Anzi, senza quasi: ho sentito meno dolore, ma lo sforzo è stato superiore. Però ogni giorno che passa sono 24 ore in più dopo l’operazione e questo sicuramente aiuta. Qui nel 2022 avevo conquistato la mia prima pole in MotoGP: questo è un tracciato particolare, ma a me piace frenare forte”
Obiettivo?
“La vittoria è sempre il primo obiettivo, ma uno più realistico potrebbe essere il podio, che mi manca da un po’, visto che in Indonesia ho fatto quinto e in Australia sesto. Non sono lontano, ma non sarà facile puntare alla vittoria, perché fisicamente non sono ancora pronto: ecco perché dico che bisogna tornare a lottare per il podio”
Pablo Nieto parla molto bene di te: dice che l’anno prossimo ci sarà la fila dei team manager per farti un contratto…
“Anch’io mi trovo benissimo con lui: lavoriamo insieme da anni, ho un grandissimo rapporto con Pablo sotto tutti gli aspetti. Mi piacerebbe che le squadre facessero a “botte” per me… L’importante è finire bene quest’anno, poi ci penseremo”
Hai margine di miglioramento?
“Sicuramente: ogni fine settimana, io e Matteo Flamigni (il capo tecnico, NDA) ci scriviamo degli appunti, delle cose che abbiamo sbagliato e che potevamo fare meglio. Ecco, sicuramente potrò fare un passo in avanti se riuscirò a migliorare questi aspetti. Poi l’obiettivo è essere sempre più veloci e vincere sempre più gare”