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Buri Ram - Sarà una questione di centesimi, dicevano i piloti alla vigilia. La classifica conferma: i primi due in 0”098; i primi cinque in 0”199; i primi dieci in 0”304; i primi 16 in meno di mezzo secondo. È la MotoGP bellezza.
Le differenze sono minime e su una pista dove, di fatto, non ci sono curve dove il pilota può essere così decisivo, ecco che tutti sono vicinissimi, con distacchi impensabili qualche anno fa. In una situazione tanto equilibrata, davanti a tutti c’è comunque sempre Jorge Martin: 1’29”826 per lui.
Tutto bene, quindi? No, perché Martin è poi scivolato alla curva 3, dove si stacca da paura con i dischi enormi, sottoposti a uno sforzo pazzesco. Jorge, fortunatamente, non si è fatto nulla, ma chissà se la scivolata gli ha tolto un po’ di sicurezza. Ce lo dirà lui, anche se anticipo la risposta: “no”.
Fino al momento dell’attacco al tempo, che tutti i piloti hanno effettuato con media anteriore e media posteriore, Martin era tra la quinta e la sesta posizione, con un buon passo. Come al solito, ha faticato un po’ di più Francesco Bagnaia, che durante la sessione ha avuto anche un problema con i freni: al box sono stati cambiati i dischi. Pecco ha sofferto un po’ in staccata, poi, quando ha montato le gomme nuove, è risalito fino alla settima posizione, centrando il primo obiettivo della vigilia: “Non bisogna passare dalla Q1” aveva detto ieri.
Al secondo e terzo posto l’Aprilia: l’ingegnere Paolo Bonora, responsabile del progetto MotoGP, sarà l’ospite della diretta delle 14.00 (ora italiana).
Perché la RS-GP è sempre super competitiva al venerdì, per poi trovare dei problemi nel proseguo del fine settimana? Sarà così anche questa volta? In attesa di sapere l’opinione di Bonora, bisogna aggiungere che oggi entrambi i piloti sono stati efficaci in configurazione gara: un bel passo in avanti rispetto alle difficoltà del 2022. Le prospettive sono interessanti.
A lungo in difficoltà e piuttosto indietro in classifica, Johann Zarco ha trovato velocità nel giro secco, conquistando un incoraggiante quarto posto: sulla distanza sembra avere qualche problema, ma ha ancora tempo per trovare la perfetta messa a punto della sua Ducati, che, solitamente, a differenza dell’Aprilia migliora con il passare dei turni.
Anche Luca Marini e Marco Bezzecchi, in difficoltà al mattino, hanno chiuso con un buon risultato, con Fabio Quartararo ottavo: per lui, ancora più che per gli altri piloti, era fondamentale entrare nei dieci. Ci è riuscito, mentre Franco Morbidelli è 12esimo a meno di novanta millesimi dalla Q2: che peccato, perché Franco è stato piuttosto costante nel passo.
Marc Márquez torna a essere primo tra i piloti Honda - 11esimo, fuori per 65 millesimi - Joan Mir è 16esimo: Mir si racconta nel podcast #atuttogas, online su Moto.it a partire dalle 9 di domenica 29 ottobre. In difficoltà Enea Bastianini, solo 19esimo: a lui verrà dedicato l’approfondimento (#lanotiziainprmafila).
Ecco i dieci piloti in Q2: ci son anche due Ktm, con Binder decisamente più a posto rispetto al mattino: Martin, Vinales, A.Espargaro, Zarco, Marini, Bezzecchi, Bagnaia, Quartararo, Binder, A.Fernandez.