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Buri Ram - Non si batte Jorge Martin. Se non cade, come in Indonesia, se non sbaglia gomma, come in Australia, in questo momento nessuno ha la sua velocità: impressionante. Bisognerebbe forse provare a mettergli le ruote davanti al via, ma Martin parte sempre benissimo dalla pole, aggredisce la prima curva, entra davanti a tutti e a quel punto diventa quasi impossibile riprenderlo.
Anche se, come oggi, dà la sensazione di non forzare: nonostante questo, è arrivato ad avere quasi due secondi di vantaggio (al nono giro), per poi arrivare “comodamente” al traguardo con 0”933 sul secondo. Tutto facile.
Al contrario, Pecco Bagnaia ha faticato più del previsto, anche a causa di una brutta partenza dalla sesta posizione: alla fine del primo giro era nono. Nel turno del mattino, con la dura al posteriore, Pecco aveva messo in mostra il passo migliore, ma nella sprint, con la media, non è stato altrettanto efficace.
Ha rimontato fino alla settima posizione, arrivando in sica a Marco Bezzecchi: adesso il suo vantaggio in classifica è sceso a 18 punti. Pochi considerando lo stato di forma di Martin, ma domani, si sa, è un altro giorno…
Luca Marini è scattato bene dalla seconda casella, ha mantenuto la posizione, ma non è riuscito a liberarsi di Brad Binder, che si è tenuto a circa un decimo. Binder sembrava averne un po’ di più, ma soltanto al sesto giro ha provato a passare: ci è riuscito, è andato largo, Marini l’ha ripassato. Tutto da rifare. Ma all’ultima curva del settimo giro, ecco la staccata decisiva: secondo.
Luca è rimasto lì attaccato fino al penultimo giro, poi ha rallentato. Per entrambi, un buonissimo risultato: il pilota della Ktm si conferma tenace come nessun altro, quello del team VR46 veloce e costante.
Al quarto posto un Marc Marquez decisamente veloce e determinato. Come si era già visto dalle prove e dalle qualifiche, quando quasi tampona Bagnaia per stargli in scia a tutti i costi. In gara, si è ritrovato nel gruppo con Aleix Espargaro e Marco Bezzecchi: al decimo giro ha passato Marco e si è messo in scia ad Aleix.
I due hanno dato spettacolo nella tornata conclusiva: Marquez è passato, Espargaro è tornato quarto, fino all’aggressivo - ma pulito - sorpasso finale di Marc alla curva 12. Bella gara la sua con una Honda che ha visto anche Joan Mir protagonista di una gara quanto meno dignitosa (12esimo dopo una buona serie di sorpassi): Mir racconta questa sua difficilissima stagione nella 137esima puntata di #atuttogas, il podcast online su Moto.it a partire dalle 9 di domenica 29 ottobre.
Dopo aver toccato il fondo in qualifica - ultimo - Enea Bastianini si è ripreso in gara, risalendo fino al 13esimo posto: è chiaro che da lui ci si aspetta ben altro, ma in questo momento è giusto e importante prendere tutto il buono che si può, per ritrovare un po’ di serenità.
Decimo in qualifica, decimo in gara: Fabio Quartararo fa quello che può, ma se non riesce a scattare da una buona posizione sulla griglia, diventa durissima. Un’altra prestazione deludente per Maverick Viñales 18esimo al traguardo dopo aver dovuto effettuare un “LLP” nell’ultimo giro per aver superato troppe volte il limite della pista.
Con Binder a 233 punti, a meno 136 da Bagnaia (369) è matematico che sarà un pilota Ducati il campione del mondo 2023. I punti che rimangono a disposizione sono 136.