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Trasmette velocità, genuinità, passione, voglia di provarci sempre. Da tempo si aveva la sensazione che avrebbe potuto puntare in altissimo, ci è arrivato addirittura prima del previsto con un fine settimana indimenticabile. Dal 2018, giorno della sua prima vittoria nel motomondiale, ha l’Argentina tatuata sulla pelle: ci ha messo poco ad entrare nell’esclusivo club di chi ha conquistato almeno un successo nelle tre categorie del mondiale. #SimplyTheBEZ
Non è pilota da Sprint: solo 13esimo sabato. Per questo il voto è un po’ “basso”, ma nelle due gare vere ha fatto bene, ieri addirittura molto bene. Come in Thailandia nel 2022, da un certo punto in poi, ha cominciato a girare un secondo più forte di tutti gli altri sul bagnato: impressionante. Purtroppo non riesce a essere completo per un GP intero, ma è sicuramente forte. Manca uno per fare trentuno…
Mi sembra già di sentire le critiche: come, mezzo voto in più di Zarco? Sì, perché, come ho detto, conta anche la Sprint e, non dimentichiamolo, è solo alla seconda gara con la Ducati: giusto tenerne in considerazione. A Termas ha messo in mostra una grande determinazione nei sorpassi, la sfida con Bagnaia è stata avvincente e corretta sia il sabato sia la domenica. È il suo terzo podio in MotoGP, ma è probabilmente quello di maggior valore, perché solido e non “casuale”. Un vero Marquez.
Che bello rivederlo là davanti, che bello rivederlo addirittura in testa, anche se per poco più di un giro, che bello rivederlo nuovamente come il miglior pilota Yamaha, che bello rivederlo guidare come sa fare. Solo merito delle caratteristiche della pista? Il dubbio ce l’ha anche lui. Ma intanto godiamoci questo bellissimo fine settimana. Che bello!
Ci si aspetta ben altro da lui, soprattutto in qualifica e soprattutto nella Sprint. Un passo indietro.
In gara porta a casa un risultato più che dignitoso, salvando in qualche modo un fine settimana più complicato del previsto. Acqua benedetta.
La reazione in gara domenica è da campione: voto 8. Tutto il resto è da dimenticare, uno dei peggiori fine settimana da quando è in MotoGP: voto 4. Sembrava completamente demotivato, ma arrivare settimo dopo essere stato centrato al primo giro da Nakagami (voto 4) ed essere ripartito ultimo dice che lui ci crede ancora. Tosto.
Conquista il podio nella Sprint: non vale per le statistiche, ma per il morale e l’autostima sì. Nel warm up va fortissimo anche sul bagnato, poi, però, in gara fatica troppo, soprattutto all’inizio. Manca ancora qualcosina.
Parte bene in gara, fa dei buoni sorpassi, poi rallenta: la Honda non è la Suzuki. Chissà se ci pensa che avrebbe potuto andare sulla Ducati del team Gresini. Scelta sbagliata.
Dopo Portimao, come ha spiegato molto bene Manuel Poggiali nella diretta di sabato, era necessario ripartire da zero. Sicuramente ha fatto un passo in avanti: adesso bisogna crescere ancora.
Le aspettative erano altissime, ma la perdita di un’ala nella Sprint e la pioggia della domenica lo hanno penalizzato moltissimo. Uffa! Occasione persa.
Male in qualifica - scelta gomma sbagliata -, malissimo nella Sprint (caduto), male in gara. Insomma, un disastro sulla pista dove nel 2022 aveva trionfato. Che peccato.
La partenza nella Sprint è da 10 e lode: mai visto niente di simile. E quando è là davanti, non molla niente, raccoglie sempre il massimo possibile. In gara è stato subito penalizzato da un contatto con Vinales. Per certi versi, incredibile.
Considero il suo un errore che ci può stare, non grave: sul bagnato, si è veramente appesi a un filo. Mi è piaciuta moltissimo la sua determinazione in qualifica: nonostante avesse più da perdere che da guadagnare, non ha avuto paura di montare le slick come avevano fatto Alex Marquez e Marco Bezzecchi, in una situazione molto differente dalla sua (perlomeno fino a sabato…).
Mi è piaciuta la capacità di controllarsi nella Sprint, mentre in gara, al di là della caduta, non ha convinto nemmeno nella tattica. Al di là di tutto, rimane il più forte.
Ducati DesmosediciGP voto 9: Sfatato anche il tabù di Termas, dove non aveva mai vinto prima. È vero che il successo è arrivato sul bagnato, ma per come andavano i piloti sarebbe molto probabilmente arrivato anche sull’asciutto.
Yamaha M1 voto 8: “La Yamaha volava in rettilineo” ha detto sabato Luca Marini. “Confermo” ha certificato Franco Morbidelli. Certo, fa strano che è difficile vedere entrambi i piloti veloci contemporaneamente, ma la rimonta di Quartararo sul bagnato dice che in Argentina la M1 non era così male.
KTM RC16 voto 8: In grande difficoltà nelle prove, sia nella Sprint sia in gara ha dimostrato di essere a un buon livello.
Aprilia RS-GP voto 8: La migliore sull’asciutto, per me non si può giudicare sul bagnato, perché ritengo che Vinales ed Espargaro non ne abbiano sfruttato il potenziale. Peccato mancasse Oliveira per capire il reale valore con le gomme rain.
Honda RC213V voto 5: Qualche sprazzo qua e là, ma senza Marc Marquez diventa la peggiore in pista.