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Pronti via, Marco Bezzecchi va in testa. Primo giro: +0”740 su Alex Marquez. Quarto giro, Bezzecchi fa il giro veloce: +0”927 su Marquez. Quinto e sesto giro, altri due giri da primato: 1”594 su Marquez.
Rallenterà, si pensa.
Invece no: Marco aumenta il suo vantaggio, continua ad andare velocissimo, arriva fino a oltre 7 secondi di vantaggio, per poi chiudere in sicurezza a ‘4”085. Mamma mia che trionfo, mamma mia che pilota, mamma mia che velocità. Mamma mia, Bezzecchi in testa al mondiale, con due podi (una vittoria e un terzo posto) nelle due gare e un altro podio nella Sprint di ieri. Mamma mia, da brividi!
Mamma mia, al contrario, però, che errore Francesco Bagnaia, rimasto prudentemente al terzo posto apparentemente con la situazione sotto controllo.
Poi, al 15esimo giro, dopo tre sorpassi con Alex Marquez, ecco che si porta al secondo posto. Il distacco da Bezzecchi è elevato, ma, chissà, forse Pecco si mette in testa di andare a riprendere l’amico-rivale, forse ingolosito dal pensiero di diventare il primo pilota a vincere con la Ducati a Termas.
Forse, solo ipotesi. La certezza è che Bagnaia cade al 17esimo giro alla curva 13, mentre ormai aveva mezzo secondo di vantaggio su Marquez. Che errore. Francesco riparte, ma chiude 16esimo, fuori dai punti. Uno sbaglio che non si doveva fare: assolutamente recuperabile, come si è visto nel 2022, ma che un campione come lui deve evitare.
Al secondo posto un Johann Zarco indemoniato, capace di rimontare dall’ottava posizione nella quale era sceso nei primi giri. Da metà gara in poi, però, il francese ha cambiato passo, esattamente come aveva fatto in Thailandia nel 2022, quando poi aveva rallentato un a volta in scia a Bagnaia.
Questa, volta, però, Zarco ha continuato a spingere: prima si è mangiato Franco Morbidelli, poi all’ultimo giro Alex Marquez per un secondo posto di valore. Ma che, ne sono sicuro, farà ancora discutere gli appassionati su quanto successo nel 2022… Ottimo terzo posto per Alex Marquez, al terzo podio in carriera: con la Ducati, è tutto un altro pilota.
Sul podio fino a tre giri dalla fine, Morbidelli è stato ancora una volta protagonista di un’ottima gara, esattamente come aveva fatto ieri nella Sprint. E’ un Franco rinato? Per il momento, tre indizi - qualifiche, sprint e gara, tutte chiuse al quarto posto - non fanno una prova, perché bisogna vedere Morbidelli su altre piste, ma è sicuramente un risultato che dà morale, che dà forza, che da consapevolezza di non aver dimenticato come si fa a guidare.
Grande reazione anche di Fabio Quartararo, alla fine settimo, dopo essere stato costretto a ripartire dall’ultima posizione per un contatto al primo giro con Takaaki Nakagami. Fabio è un campione vero, la sua reazione alle difficoltà incontrate fino a ieri è da campione.
La delusione del fine settimana è l’Aprilia, con i suoi piloti incapaci di guidare sull’acqua: Maverick Vinales ha chiuso 12esimo, Aleix Espargaro 15esimo.
Entrambi sono fortissimi, ma per puntare in alto bisogna essere veloci ed efficaci in tutte le condizioni. Sull’asciutto, entrambi potevano giocarsi quanto meno il podio, ma, come si dice, con i se non si vincono i titoli. Ci vuole un cambio di marcia in tutte le situazioni.
Tra le delusioni, Luca Marini solo ottavo e Brad Binder caduto subito.