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Montmelò - Fa già piuttosto caldo a Montmelò in quella che, secondo il meteo, potrebbe anche essere l’unica giornata completamente asciutta. Si inizia con le Aprilia subito veloci e si finisce con due RS-GP davanti a tutti, con Aleix Espargaro che nel finale ha montato una gomma soffice in una sorta di attacco al tempo per preparare il tentativo del pomeriggio. Aleix, però, è stato veloce tutto il turno, non solo per aver cambiato pneumatico, così come lo è stato Maverick Vinales, che invece ha finito la sessione con la media usata. Insomma, l’Aprilia va forte, anche nella versione 2022: Miguel Oliveira è settimo. Alla vigilia i piloti si erano detti convinti di poter lottare per le prime posizioni, il turno del mattino lo conferma. È solo venerdì, ma, come si dice, chi ben comincia…
Al terzo posto, Jorge Martin, l’unico che è riuscito in qualche modo a rimanere a ridosso delle Aprilia: ha girato con buona costanza, unico (per il momento) tra i piloti con Ducati ufficiale a montare le alette sulla forcella viste in gara in Austria con Bagnaia.
Il campione del mondo è quinto a 1”091: un distacco importante, ma Pecco ha iniziato meglio del solito. Nei dieci, per il momento, anche Johann Zarco, mentre Enea Bastianini è 13esimo a 1”374, quindi a meno di tre decimi dal compagno di squadra. Non così tanto, le sensazioni stanno migliorando, ma c’è ancora parecchio da fare. Così come in questo momento faticano più del previsto i due piloti VR46, entrambi molto indietro e staccati. Il migliore con la GP22 è Alex Marquez, 12esimo.
Rimanendo in famiglia Marquez, Marc è incredibilmente 21esimo (a 1”639), con il miglior giro ottenuto al quarto dei 16 passaggi effettuati. Marquez ha iniziato con la carenatura “evoluzione” vista prima a Silverstone con Nakagami e poi a Zeltweg nel box HRC, per poi passare alla configurazione aerodinamica precedente.
Nel finale, Marquez è pure caduto alla curva cinque, la lenta sinistra in discesa. Problemi senza fine e la classifica parla chiaro: la migliore RC213V è quella di Joan Mir, 17esimo, con le altre tre Honda agli ultimi tre posti. Impensabile fino a poco tempo fa.
Si conferma invece competitiva la KTM con Brad Binder, quarto, e con un grandissimo Pol Espargaro, sesto. Lo spagnolo, che qui è proprio di casa, sembra destinato a lasciare il posto a Pedro Acosta nel 2024, ma, obiettivamente, sta facendo bene, oltre ogni aspettative considerando quanto tempo è rimasto fuori. Un problema per KTM?
Come spesso accade il venerdì mattina, la Yamaha non è andata così male, con Franco Morbidelli ottavo e Fabio Quartararo nono: terranno botta fino a domenica? Meglio aspettare.