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Luca Marini non le manda a dire e con l'onestà e la chiarezza che lo contraddistinguono ha spiegato che secondo lui, in base a quanto detto in Safety commission ieri e a quanto accaduto tra Bagnaia e Miller a Jerez, a Brad Binder doveva essere comminato un drop position, perdita della posizione, per una manovra fatta al primo giro in cui "Binder mi butta fuori dalla pista, sul cordolo, al di là della linea bianca".
La replica di Binder, a cui è stato chiesto conto di tale sorpasso in conferenza stampa, è abbastanza sorprendente: "Per me sono tutte balle perché non l’ho nemmeno toccato".
Servirà dunque rivedere, se possibile, la manovra incriminata, per capire cosa è successo. Resta il fatto che Marini era convinto di poter fare secondo, senza quell'inconveniente.
Queste le sue parole dopo la Sprint race: "Sono molto molto arrabbiato perché a Jerez gli steward hanno preso delle decisioni, e oggi con gli stessi incidenti non hanno preso le stesse decisioni. La chiacchierata di ieri con gli steward non ha risolto tutti i problemi, eravamo presenti tutti i piloti. Però dal mio punti di vista erano stati chiariti alcuni punti. Noi gli avevamo chiesto perché era stato dato il drop position a Pecco e loro hanno detto che era la decisione corretta, perché Pecco l'ha buttato fuori (Miller, ndr)".
"Oggi Binder mi butta fuori dalla pista, sul cordolo, al di là della linea bianca... ma non gli hanno dato il drop position. Quindi oggi non hanno mantenuto le promesse e questa cosa mi fa molto arrabbiare perché se gli avessero dato la penalità avrei fatto secondo, perché quando hanno fatto casino Pecco e Marquez lui li ha passati facilmente".
Ancora: "Che me lo vengano a spiegare perlomeno! Non capisco il perché di queste decisioni... se mi dicono 'oh Binder ci sta simpatico', oppure 'le KTM non possiamo penalizzarle', va bene, va bene, basta che mi diano una spiegazione".
Questa incertezza sulle decisioni della Safety commission si riflette negativamente sui piloti: "Così non sappiamo come comportarci in pista, e non sto dicendo che i contatti non vanno bene, o che voglio più penalità, o che sono contro Binder o contro chiunque. Solo che sia chiaro per noi piloti cosa si può fare o non fare, oppure se è tutto libero, come il supercross, così siamo consapevoli che andiamo a correre in questo modo qua e ci saranno più cadute e infortuni però nessuno può dir niente, perché se è tutto libero, si va a fare un po' come la boxe".