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Le Mans - Lo si era intuito ieri durante la conferenza stampa: è sempre il solito Marc Marquez. Quella di giovedì, però, era solo una sensazione, che è diventata una certezza oggi: è il solito Marc Marquez. Quindi un pilota che se ne frega di una eventuale caduta (oggi è finito a terra due volte); che spinge sempre e comunque al 100%; che sfrutta tutto quello che può per ottenere il miglior risultato; che se ne frega se può apparire - anzi, appare! - sfrontato.
“Sono molto contento della giornata di oggi, anche se sono caduto due volte. La seconda, però, è assolutamente accettabile, una scivolata normale in un GP: spingi con le gomme nuove, provi a fare il massimo, ci sta. Forse la prima si poteva evitare, ma dopo che stai un mese a casa, è difficile andare in pista, essere veloce, provare le gomme. Per questo GP, non è stata fatta la scelta migliore (da Michelin, NDA): la media anteriore non funziona bene, ma l’ho montata e sono caduto. Perché ho deciso di usarla? Per avere a disposizione più gomme soffici per il proseguo del fine settimana. Nel pomeriggio è stato possibile spingere con la soffice per tutto il turno: la squadra ha fatto la strategia perfetta e questo ha reso possibile entrare direttamente in Q2. Sono contento per me, mi spiace per la squadra che deve lavorare per sistemare la moto”
Hai provato il telaio Kalex?
“Sì: è stato un giorno intenso, ogni volta che entravo in pista avevo una moto differente, un telaio diverso, che significa cambiare stile di guida. Ma era il momento giusto di farlo, è stato un test positivo. Per domani dobbiamo analizzare bene la situazione, ma dovremmo andare avanti con il telaio Kalex per raccogliere più dati possibili. Non potremo avere due moto con il telaio Kalex, perché ne abbiamo solo due e l’altro, come è normale che sia in una squadra ufficiale, ce l’ha Mir”
Questo telaio fa fare a Honda il passo in avanti sperato?
“È migliorativo in questo circuito sotto certi aspetti, ma non è sufficiente: è un passo in avanti, ma bisogna farne altri. Perdiamo ancora troppo in accelerazione, dobbiamo forzare tanto in frenata, spingere sull’anteriore: per questo motivo i piloti Honda cadono tanto. Ma questa è la strada per migliorare, io spingo sempre per provare a essere più competitivi”
Come hai detto è stato una giornata intensa; considerando che sei stato fuori un mese e poi, dopo la piccola pausa, ci saranno tre gare consecutive, non era meglio risparmiarsi un po'?
“Credo che il 90% dei piloti l’avrebbe fatto, avrebbe affrontato la giornata con calma, passo dopo passo. Ma io non sono così: sono tornato, sono pronto per spingere e a lavorare per la squadra. Lavorare per la squadra significa prendere dei rischi: oggi ho gestito il limite, come ho detto si poteva evitare la prima caduta, ma la seconda fa parte del mio modo di pensare. Ho detto: cerco di migliorare il mio tempo, se cado ci saranno le bandiere gialle e gli altri non potranno migliorare (l’ha detto veramente, così! NDA). Nella seconda caduta stavo usando un telaio nuovo (Kalex, NDA), differente: il vecchio lo conosco bene, con questo non so bene qual è il limite, come reagisce la moto. Ripeto, ci sta: se perdi un decimo in rettilineo, lo puoi recuperare solo in frenata o nell’ultima parte”
È stata una giornata stancante?
“No, non più di tanto: avevo così tanta voglia di tornare in moto, che considero questa giornata solamente positiva. Non è un caso che sono l’unica Honda in Q2, io sono sempre disposto a prendere dei rischi”
Come sta la mano?
“Con tutto quello che ho sofferto nell’ultimo anno, questo è niente. Mi dà un pochino fastidio, ma non mi limita in nessuna maniera”