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Le Mans - Anche con Marc Marquez l’analisi inizia subito da quanto ha deciso - o non deciso - lo Stewards Panel. Che noia, viene da dire, ma purtroppo è così.
“La situazione per me è chiara: dobbiamo smettere di parlare di questi episodi. Secondo me è stupido. Ieri ho apprezzato molto che gli Stewards siano venuti in Safety Commission, con tutti i piloti presenti. Ognuno ha la sua opinione. La mia? Tutto quello che è successo fino adesso fa parte degli “incidenti di gara”, solo il mio errore a Portimao andava penalizzato, quello è stato un vero sbaglio. Ma tutto il resto no, questa è la MotoGP. Si è anche parlato di introdurre più penalizzazioni, differenti avvertimenti, ma questo porterebbe solo a parlare sempre di più di questo argomento. A volte ci sono dei piccoli contatti, come è successo oggi, a volte chi sta davanti non molla e non c’è lo spazio, ma i piccoli errori non vanno penalizzati. Se si comincia a essere troppo fiscali con certe situazioni, si parlerebbe in ogni GP di questo argomento e diventerebbe difficilissimo superare. Per me la situazione è chiara: è il mio 11esimo anno in MotoGP, i contatti esistevano in passato, ci sono adesso e ci saranno in futuro. Questo è chiaro”
La Sprint. Cosa puoi dire del telaio Kalex?
“È stato importante provarlo in gara. Nell’ultimo giro ho fatto 1’31”9: per me è stata la più grande sorpresa della gara. È chiaro che sarebbe stato perfetto salire sul podio, ma non è il modo realistico di procedere, c’è ancora molto da migliorare: rimane molto difficile combattere con gli altri, specie con Ducati. Loro sono più veloci in rettilineo, devi passarli in curva, devi prendere più rischi, stressare di più le gomme: ecco perché a volte perdi posizioni. Ieri, la velocità con le due ciclistiche era simile, ma oggi ho scelto il telaio Kalex per capire meglio come si comporta sulla distanza e quali sono le reazioni”
Dove è migliore il telaio Kalex?
“Come velocità di curva, preferisco il mio vecchio, è più adatto al mio stile di guida, ma questo non significa che sia il modo migliore per essere veloce. Sembra che il telaio Kalex richieda un differente stile di guida, devi essere più rapido in ingresso, ma puoi farlo con più costanza, facendo meno errori. L’altro è più critico, è più complicato capire il limite della gomma anteriore, questo ti avverte di più. Ma dobbiamo migliorare in frenata e in accelerazione, lì continuiamo a faticare. Capisco bene dove perdiamo, ma non so quale sia la causa se il telaio, l’aerodinamico o cosa: io faccio le mie valutazioni agli ingegneri, poi sono loro a sapere come risolvere il problema”