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Le Mans - Benvenuti agli autoscontri. Sinceramente fatico a entusiasmarmi, anche se i sorpassi non mancano, l’adrenalina è a mille. Ma nella prima metà del GP ci sono stati contatti, manovre sbagliate, azzardi esagerati: è questo lo spettacolo? Perché succede regolarmente in ogni gara? Ho la mia teoria: la nuova formula, che personalmente contesto dal primo giorno, esaspera gli animi, impedisce ai piloti di sistemare la moto. Naturalmente è solo la mia opinione, il dibattito è aperto.
Non è invece un’opinione, ma una certezza la forza e la velocità di Marco Bezzecchi, capace di trionfare nonostante abbia dovuto cedere una posizione per essere stato penalizzato per aver portato largo Marc Marquez nel corso dell’ottavo giro.
Ma Bezzecchi aveva un’altra velocità, ha ripreso il ritmo, è andato in testa all’11esimo giro con un gran sorpasso su Jack Miller alla curva due e poi ha allungato fino ad avere 4”256 di vantaggio sul traguardo. Applausi, pelle d’oca per un ragazzo che aveva già vinto in Argentina, ma sul bagnato. Qui, ha trionfato sull’asciutto e nessuno gli ha regalato niente.
Un episodio chiave al quinto giro, quando nel cambio di direzione tra la undici e la dodici c’è stato un contatto tra Maverick Viñales, che stava rimontando forte e Francesco Bagnaia, in quel momento terzo.
La dinamica, per come lo vista io in diretta (quindi da rivedere): Vinales si infila, va un po’ largo, Bagnaia entra, ma nel cambio di direzione si trova all’esterno. I due si toccano.
Mettiamola così: per me, Vinales non poteva fare nulla, a me sembra più responsabilità di Pecco. Va detto che è un punto dove i piloti, per come sono messi, non possono vedere l’altro e per questo entrambi hanno una reazione di stizza nella sabbia: sono tutte e due convinti di avere ragione. Si degenera all’inizio, Vinales spinge Bagnaia (che è a terra), Pecco Reagisce. Poi i due si chiariscono, ma la gara, ovviamente, finisce per entrambi.
Fuori due sicuri protagonisti, la gara è vissuta sulla sfida tra Marc Marquez e Jorge Martin, mentre però si è evitata per un pelo la tragedia quando Luca Marini ha perso il controllo della sua Ducati ed è stato centrato da Alex Marquez.
Ripeto, è andata molto bene: Marini al momento è al centro medico per controlli.
Torniamo a Marquez e Martin che ha dovuto rimontare per aver perso terreno. La sfida tra i due è di altissimo livello con sorpassi e controsorpassi. Bello. Al penultimo giro, Martin entra alla sette, Marquez prova a resistere ma finisce a terra. Marc ha fatto comunque una grande gara, su questo non si discute.
Brad Binder è stato penalizzato da un altro contatto in partenza: è retrocesso in 16esima posizione, ha rimontato finché ha potuto, ma poi ha dovuto scontare un Long Lap Penalty per aver tagliato la chicane alla nove. Chiude sesto, mentre Jack Miller, dopo essere stato a lungo in testa, cade mentre è settimo. Così, incredibilmente, la prima KTM al traguardo è quella di un bravissimo Augusto Fernandez, quarto.
Qui ci sono i vertici austriaci per cominciare a parlare del futuro di Fernandez: solo una coincidenza? In ogni caso, bravissimo. Al quinto posto Aleix Espargaro, che ha fatto una bella rimonta, girando forte.
Petrucci, grazie alle cadute, ha chiuso all’11esimo posto, a 29”735: ha preso poco più di un secondo al giro. Bravo Danilo! 12esimo Lorenzo Savadori.
Alle 19 diretta con Livio Suppo per commentare quanto successo a Le Mans.