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Le Mans - In Argentina, gli scettici potevano pensare che la vittoria di Marco Bezzecchi fosse dovuta a circostanze favorevoli, nello specifico alla pioggia. La verità è un altra: Marco Bezzecchi è forte per davvero. Il successo per distacco sull’asciutto di Le Mans lo certifica in maniera probabilmente definitiva.
“In Argentina non mi aspettavo di vincere, ma qui, dopo aver visto come era andata venerdì e sabato, al di là della brutta partenza, pensavo di poter fare bene. Ovviamente, non puntavo alla vittoria, ma la voglia di fare bene c’era ed è andata alla grande”
Trionfare sull’asciutto ha un sapore diverso?
“Più dell’Argentina direi di no: quella è stata la prima volta, un’emozione incredibile. Anche oggi lo è stata: sull’asciutto è più divertente, quando sei a posto la gara è un godimento. Diciamo che come prestazione qui è stata un po’ meglio, ma come emozione l’Argentina è davanti”
Secondo te, perché eri così più forte di tutti gli altri?
“Siamo partiti bene da venerdì, è andato tutto per il verso giusto, a parte sabato mattina e la qualifica che poteva essere migliore: lì si sono complicate un po’ le cose, ma i ragazzi hanno fatto un gran lavoro. Ho cercato di migliorare in tutto quello che potevo e mi sentivo veramente bene: potevo guidare forte e quando la moto funziona come si deve, viene tutto con più naturalezza”
In questa MotoGP così equilibrata, le tue due vittorie sono arrivate per distacco…
“Non so come è stata la gara dietro. Ho fatto una gran parte del GP tra 1,5” e 2”; poi, a un certo punto, tra un giro e l’altro mi hanno segnalato 3”1 di vantaggio. Quello dopo, 3”6; mi sono detto: che cosa sta succedendo? Io stavo girando più o meno sempre uguale, ho pensato che forse gli altri avessero fatto un “calone” (avessero rallentato molto, NDA). Poi Jorge (Martin, NDA) mi ha spiegato che stavano facendo un po’ di “bagarre”: io ho solo cercato di andare più forte che potevo”
Come è andata con Marquez?
“È stata una gran “bega”: non volevo passarlo, ma solo stargli vicino perché ne avevo di più. Mi sentivo più forte alla prima curva o alla variante: ho cercato di stargli vicino per preparare il sorpasso in quel punto lì, ma ho frenato un pelo troppo tardi e quando mi sono reso conto che gli stavo arrivando addosso, per non prenderlo sono andato dentro. Mi aspettavo la penalità, perché non è andato fuori solo lui, ma anche io sono andato sul verde. Una volta presa la sanzione ho cercato di scontarla immediatamente e tornare subito davanti. È andata bene, sono riuscito a stare tranquillo”
Ci si abitua a vincere?
“No! Spero di riuscirci ancora”
Hai visto l’incidente tra Vinales e Bagnaia?
“Ho visto solo che si sono toccati. A me era successo ieri una cosa simile con Aleix Espargaro, ma, fortunatamente, io ero riuscito a evitarlo. Io ero nella posizione di Vinales e Espargaro in quella di Bagnaia: quando lui ha incrociato, mi ha stretto e ho chiuso il gas. Forse Maverick lo vedeva, Pecco sicuramente no, era piegato. Non so, mi spiace per entrambi”
All’inizio sei stato preso anche tu dalla frenesia di esagerare?
“Dopo la Sprint sei pronto a tutto! Mi spiace per quello che è successo a Luca, ma un po’ me lo aspettavo quando ho visto che tagliava così tanto sul cordolo. Pensavo andasse largo in uscita, poi ho temuto di prenderlo, ma sono riuscito a schivarlo. Penso di averla gestita abbastanza bene…”
Arrivi al Mugello a -1 da Bagnaia, lui primo e tu secondo in classifica generale: probabilmente non te lo aspettavi?
“No. Fa piacere, ma soprattutto fa piacere arrivarci dopo una bella gara come questa, sperando che la gente abbia voglia di venire, che ci sia casino come ai vecchi tempi, di far fatica a dormire come è successo qui, perché il Mugello vuoto non è bello. Qui è stato bellissimo, poi i tifosi francesi sono veramente appassionati e quando ti vedono diventano matti. Speriamo che in Italia sia uguale”
Hai vinto il GP numero 1000, non male?
“Bello, è un evento speciale. Lì per lì non è che ci ho pensato: me ne sono accorto quando mi hanno dato la bandiera, ma alla fine me l’ha presa Zarco… È una cosa speciale: bello”
Quanto è bello aver vinto con mamma e papà al box?
“Ho la fortuna di avere sempre con me mio babbo, mentre mia mamma ha molta paura, è timida, non si sbilancia, a volte non mi viene neppure a salutare per non darmi fastidio… Glielo dico tutte le volte: devi venire, sei mia mamma! Oggi mi sentivo bene, è la festa della mamma e stamattina le ho detto: ti faccio un regalo… Quando sono arrivato al parco chiuso e le era lì, le ho detto: “Te l’avevo promesso!” È stato molto bello”