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Le Mans - Sole, temperatura fresca ma più che accettabile: le P1 si sono svolte in buone condizioni. Stando alle previsioni (fino adesso sbagliate), potrebbe anche piovere nel pomeriggio.
Tanta attesa per il ritorno di Marc Marquez, che cade subito alla curva 11 dopo una quindicina di minuti: fortunatamente, nessuna conseguenza. Marc ci mette un po’ a tornare al box e con la moto inutilizzabile anticipa il (suo) debutto con la RC213V con telaio Kalex: è con questa ciclistica che il pilota della Honda finisce la sessione.
Sta nei dieci fin quasi alla bandiera a scacchi, per poi retrocedere quando è il momento di fare l’attacco al tempo: 12esimo a 0”524, con il decimo posto a meno di un decimo. Insomma, la prima sessione, al di là della caduta, ha detto che Marc non ci metterà molto a ritrovare il ritmo. Rimanendo in Casa Honda, finalmente un buon giro per Joan Mir, risalito fino alla sesta posizione a 0”351 dal primo tempo. Mir, fino adesso, è stato in grandissimo difficoltà, lento e molto spesso a terra: chissà che questa prestazioni non gli dia un po’ di coraggio. Al contrario, Alex Rins sprofonda in 18esima posizione: difficile capirci qualcosa.
Ieri, Jack Miller aveva detto: “Abbiamo tutto per poter essere competitivi anche qui”. Per il momento, ha ragione: l’australiano è primo, il compagno di squadra Brad Binder terzo, tra i due 0”218 e Luca Marini.
Questa è una pista che si addice molto a Jack ed è incredibile come le sue prestazioni abbiano un effetto motivazionale per Binder, che sembra finalmente aver cambiato passo anche in prova. Davvero una gran differenza rispetto al passato, quando Brad nei turni di libere sembrava non spingere mai più di tanto. Ma con Miller così efficace non si può risparmiare, ed eccolo là davanti. Bella coppia, bella moto.
La Ducati risponde con Marini secondo, Johann Zarco quarto, Alex Marquez quinto, Marco Bezzecchi ottavo e Francesco Bagnaia decimo (proprio nel finale).
Come dire: la DesmosediciGP è competitiva anche su questo tracciato, si conferma molto efficace. Siamo ancora un po’ lontani dai tempi dell’anno scorso, ma i valori dovrebbero essere più o meno questi.
Vediamo cosa succederà quando si andrà più forte, intanto l’Aprilia piazza entrambi i suoi piloti ufficiali nei dieci, con Aleix Espargaro settimo e Maverick Viñales nono, tra i due poco più di un decimo di differenza.
La RS-GP non mostra punti deboli, sembra avere una buona base: si può fare bene.
Al rientro in MotoGP, senza aver mai provato prima la Ducati GP23, Danilo Petrucci ha conquistato la 19esima posizione, a 1”719 dalla pole virtuale. Prima dei vari attacchi al tempo, Danilo era più o meno a 1”4 dai primi: tutto sommato, non è così male.
Ci si poteva aspettare di più? No. Appena dietro di lui, Lorenzo Savadori che qui sostituisce l’infortunato Miguel Oliveira; Savadori sarà anche l’unico pilota del team RNF in pista, perché Raul Fernandez, come aveva peraltro previsto, ha effettuato tre giri, confermando le sensazioni di non riuscire a guidare la moto dopo l’operazione al braccio destro per sindrome compartimentale. Lo rivedremo al Mugello.
Ecco i dieci piloti al momenti in Q2: Miller, Marini, Binder, Zarco, A.Marquez, Mir, A.Espargaro, Bezzecchi, Vinales, Bagnaia a 0”466.