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Le Mans - La sfida per la pole è tra due grandissimi piloti, molto diversi nel modo di fare: Bagnaia procede da solo per la sua strada, Marquez, un’altra volta, sfrutta il riferimento di un pilota davanti a lui (questa volta Jorge Martin) per fare il suo 1’30”763.
Un tempo che sembra imbattibile, il pilota della Honda assapora la pole, ma Bagnaia non ci sta e nell’ultimo giro replica da campione: nei primi tre settori è a qualche centesimo dal rivale, per poi passare al comando sul traguardo, 1’30”705, 0”058 più rapido di Marc. Che bella sfida.
Sarà così anche in gara? Possibile, considerando la grande crescita di Marquez e la sua determinazione (“Sto guidando meglio rispetto a ieri, con il telaio Kalex riesco a essere un po’ più efficace. Ma anche Mir ce l’ha…”) e il buon passo di Bagnaia, che, forse, non vede l’ora di questa sfida, che Pecco, di fatto, ha vissuto soltanto una volta, nel 2020 ad Aragon, quando vinse il suo primo GP. Bagnaia ha tutto per farcela, la Ducati sembra stabile ed efficace: viene da dire che parte da favorito.
Ma con Marquez non si può mai sapere: quello che è certo, è che continua a fare la differenza in Honda, considerando che gli altri piloti con la RC213V non sono entrati in Q2. A completare la prima fila, un bravissimo Luca Marini, che è stato costretto a passare dalla Q1: il pilota della squadra VR46 è stato bravo a non perdere la calma, a mantenere la concentrazione, a controllare la situazione. (“Non era facile, ma abbiamo lavorato bene: ieri con la moto non eravamo perfetti, oggi abbiamo fatto due, tre mosse giuste. Ma il mio passo gara non è fantastico”).
Per come erano andate le prove libere, ci si aspettava che Jack Miller fosse quanto meno in prima fila. Invece, il pilota della KTM si deve accontentare del quarto posto: sia chiaro, è un buonissimo risultato, ma probabilmente l’australiano si aspettava qualcosina in più. Alle sue spalle Jorge Martin, che, diciamo la verità, non sta rispettando i pronostici di inizio stagione che lo indicavano come il super favorito per la pole (in generale su tutte le piste, non nello specifico a Le Mans), mentre al sesto posto c’è Maverick Viñales, che dopo il primo tentativo era davanti a tutti.
Ma ripartendo con la seconda gomma nuova, Vinales ha avuto un problema tecnico, la moto borbottava in pit lane, tanto che ha dovuto tornare al box a spinta. A quel punto, si è riprovato per qualche istante a farla ripartire, ma non c’è stato nulla da fare: Maverick ha cambiato moto, ma non è riuscito a completare nemmeno un giro.
Nel frattempo, Aleix Espargaro cadeva rovinosamente alla curva 1, una piega a destra da quasi 300 km/h, un punto impressionante: Aleix si è rialzato, ma poi è andato al centro medico per accertamenti. Speriamo bene. Ha ottenuto l’11esima piazza, mentre Marco Bezzecchi è settimo, dopo aver saltato tutte le P3 per una caduta iniziale: peccato, Marco stava andando fortissimo, quella scivolata gli ha tolto forse un po’ di sicurezza.
Ormai, questo, è un titolo che purtroppo si ripete quando si parla della Yamaha: Fabio Quartararo, che nella sua carriera era sempre entrato in Q2 fino al GP di Spagna di due settimana fa, non passa la Q1 per la seconda gara consecutiva: partirà 13esimo, con nessuna possibilità di recupero, perlomeno stando a quanto si è visto fino adesso. “E’ il momento più difficile della mia carriera in MotoGP” aveva detto ieri il pilota francese: è purtroppo così. Franco Morbidelli è 17esimo, anche per lui prospettive zero. Che disastro.
Danilo Petrucci conquista il 19esimo crono: una prestazione comunque più che dignitosa. Vai Danilo.
Alle 15 gara Sprint, alle 19 diretta con Matteo Baiocco (Aprilia) per commentare quanto successo nella Sprint.