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Assen - Fa piuttosto caldo, si lavora per la gara per i primi 45 minuti, poi ci si scatena con l’attacco al tempo. Si spinge forte e Marco Bezzecchi si conferma completamente a suo agio su questo tracciato: si migliora di quasi due decimi. È in forma Bez, guida bene, è costante: si può sognare…
Risale al secondo posto Jorge Martin, con Francesco Bagnaia che almeno con la gomma nuova fa un netto passa in avanti rispetto al mattino: sulla sua Ducati sono stati fatti passi in avanti importanti, Bagnaia non è ancora al 100%, ma è sulla buona strada.
Al terzo posto Jack Miller: nelle P1, Ktm era in grande difficoltà, nelle P2 ha fatto un passo in avanti, sulla prestazione singola, mentre sul passo è un po’ in difficoltà.
Ha invece un ottimo ritmo Maverick Vinales, quinto, con Aleix Espargaro settimo: qui l’Aprilia c’è, è competitiva, se la può giocare.
Buona conferma di Quartararo, sesto, mentre Morbidelli è 16esimo e potrebbe anche essere penalizzato per aver ostacolato, seppure involontariamente, Espargaro.
Nel pomeriggio, Fabio ha guidato bene, forse il miglior turno della stagione: speriamo sia di buon auspicio.
Marc Márquez ha sempre navigato tra la 16esima e la 21esima posizione e quando ha un paio di minuti dalla fine è sembrato spingere un po’ di più, è subito finito a terra alla curva 3, per la più classica chiusura dell’anteriore.
Marc è andato via zoppicando, ma non per le conseguenze di questa scivolata, ma per la botta della Germania. L’atteggiamento è chiaro, al di là della caduta: “timbrare il cartellino”.
Situazione davvero incredibile, alla quale si aggiunge la scelta di Joan Mir di non essere in pista, nonostante le condizioni fisiche glielo permettessero, perché l’infortunio al mignolo di una mano è davvero di poca entità. Così la migliore Honda è quella di Takaaki Nakagami, 14esimo, con il collaudatore Stefan Bradl dietro al collaudatore Aprilia Lorenzo Savadori.
Bezzecchi, Martin, Miller, Bagnaia, Vinales, Quartararo, Espargaro, Binder, Marini e A.Marquez.