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Misano Adriatico - Finito il GP della Catalunya con la doppietta Aprilia, Jorge Martin (foto Luca Giallombardo) lo aveva previsto sicuro: “A Misano, tornerà tutto nella normalità”, intendendo che la Ducati sarebbe tornata a essere la moto di riferimento. Aveva ragione.
Sulla pista di casa, la DesmosediciGP è tornata imbattibile: tripletta nella sprint di sabato e tripletta nella gara di domenica. Con Jorge Martin capace di vincere per distacco in entrambe le occasioni.
Eccolo il vero Martin, il pilota che era già stato destinato alla squadra ufficiale, per poi essere in qualche maniera ridimensionato dalle prestazioni di Enea Bastianini nel 2022. Una situazione che Jorge ha faticato a digerire, ma che oggi ha metabolizzato perfettamente: è senza dubbio la sua migliore stagione in MotoGP.
È la seconda doppietta stagionale per il pilota del team Pramac: 37 punti conquistati che lo portano a 36 punti da Bagnaia. Sono in molti a pensare che non si possa vincere il titolo in squadra satellite, ma è evidente che nel team Pramac la pensano diversamente.
Francesco Bagnaia ci ha provato per un po’ a tenere il passo del rivale e in un paio di occasioni è arrivato a “punzecchiarlo”, ma in realtà non ha mai avuto la possibilità di passarlo.
Poi ha iniziato a calare, Marco Bezzecchi l’ha superato al sesto giro alla Quercia, ma alla staccata successiva, al Tramonto, è andato lungo e Bagnaia è ripassato. Martin era davanti pochi decimi, ma al 17esimo giro ha cambiato passo e ha allungato oltre il secondo, mentre al 19esimo è passato Bezzecchi, questa volta in maniera definitiva.
Ma ormai era troppo tardi per andare prendere il comando, mentre Pecco ha cominciato a perdere vistosamente, con Pedrosa che prima si è avvicinato, poi ha perso, per poi arrivare di nuovo in scia a Pecco, che però ha mantenuto sempre un vantaggio superiore ai due decimi: sufficienti per conquistare un bel podio. Quella di Dani è comunque un’altra grande prestazione, nettamente la migliore KTM al traguardo con il suo telaio in carbonio: Brad Binder era quarto, in rimonta, ma è caduto al nono passaggio, mentre Jack Miller, indietro, è caduto al decimo giro in un incidente assieme a Michele Pirro: verrà valutato.
La Casa di Noale finisce a 10”510 con Maverick Viñales, quinto al traguardo, con Miguel Oliveira sesto e un buon Raul Fernandez ottavo, mentre il capitano, Aleix Espargaro ha chiuso solo 12esimo. Sicuramente una prestazione complessivamente non così entusiasmante, anche se ci sono tre RS-GP nei primi otto posti: se la si guarda così, il risultato non è così male. Ma il distacco è elevato ed Espargaro dimostra di avere ancora qualche limite di costanza nelle piste a lui meno gradite.
Dopo la sprint, Marc Marquez aveva dichiarato: “In gara andrà uguale o peggio”. Invece è andata molto meglio, si è rivisto un Marquez combattivo, capace di fare una differenza mostruosa in Casa Honda.
Che si sia stufato di far vedere alla HRC che la moto non va e che sia tornato a guidare come sa? La sua, comunque è una prestazione più che dignitosa.
Le Yamaha non si sono mai viste, anche se, per la verità, Fabio Quartararo ha chiuso 13esimo a 2”3 dalla Honda di Marquez. Non tanto, ma Fabio non si è mai visto e ancora meno Franco Morbidelli, 15esimo.
Alle 18.45, diretta con Marco Rigamonti, capo tecnico di Enea Bastianini, per commentare quanto successo oggi a Misano.