MotoGP 2023. GP di Spagna a Jerez. Dani Pedrosa: “Non mi pongo obiettivi, qui vanno tutti fortissimo"

MotoGP 2023. GP di Spagna a Jerez. Dani Pedrosa: “Non mi pongo obiettivi, qui vanno tutti fortissimo"
Il collaudatore della KTM torna a fare il pilota dopo l’esperienza in Austria 2021: “Devo prendere confidenza con il nuovo formato, non so bene cosa aspettarmi dalla Sprint: da fuori è più spettacolare, ma aumento lo stress per piloti e tecnici. La nostra moto è cresciuta, dobbiamo migliorare nel giro secco”
27 aprile 2023

Jerez de la Frontera - Sereno, rilassato, sorridente, perfino disposto a scherzare: quando era pilota, mai si era visto Dani Pedrosa così. Davvero un’altra persona, ma comunque sempre determinato a sfruttare l’occasione, in questo caso la wild card per il GP di Spagna nella “sua” Jerez.

“Non so bene cosa aspettarmi - inizia la sua analisi - non corro più da Austria 2021… È tutto nuovo per un sacco di persone, anche nel team ci sono ragazzi alla prima esperienza. Stiamo cercando di organizzare al meglio il fine settimana, soprattutto per quanto riguarda la gestione delle gomme”

Perché avete scelto Jerez?

“È stata una decisione presa insieme al reparto tecnico: con la nuova limitazione delle gomme per il test team (da 240 a 200 per tutto l’anno, NDA) era importante fare una gara, che non rientra nella limitazione degli pneumatici. Inoltre, è interessante per KTM provare anche con me il nuovo formato del fine settimana, raccogliere dati. E non solo”

Continua pure.

“Nei test, giri molto con le gomme usate, proprio perché non ce ne sono abbastanza, mentre in un GP monti quelle nuove: è importante provare in configurazione simile a quella dei piloti ufficiali. Inoltre, quando fai i test sei sempre da solo e molti aspetti dell’aerodinamica non li puoi valutare, perché cambia tanto quando, per esempio, sei in scia a un altro pilota”

Qual è il tuo giudizio sulla gara Sprint?

“Da fuori non è male, ma capisco che da pilota aumenta lo stress: devi essere subito veloce nelle P1 e nelle P2 anche se magari non sei ancora pronto tecnicamente. Insomma, per i piloti e per le squadre è tutto più complicato, spendi un sacco di energie e hai poche possibilità di lavorare sulla moto, ma per gli spettatori è più bello”

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Qual è il tuo obiettivo?

“Il principale è prendere confidenza con il nuovo formato per confrontarsi al meglio con i piloti ufficiali. Non so bene cosa aspettarmi dalla Sprint: non ho riferimenti e in tutti i circuiti si va molto più veloci che in passato. Ho voglia di correre, ma non mi pongo obiettivi: quando non sei più pilota, ti adatti a ritmi più bassi…”

Cosa puoi dire della KTM?

“Rispetto al passato è cambiato l’approccio, c’è più metodo nella gestione del lavoro, c’è maggiore attenzione settore per settore”

Dove è migliorata la moto e dove c’è ancora margine?

“Abbiamo fatto un passo in avanti nell’aerodinamica, partiamo spesso bene e adesso abbiamo una base più stabile, che si adatta meglio a più circuiti: in passato eravamo molto competitivi in alcune piste e faticavamo molto in altre. Dobbiamo migliorare nell’attacco al tempo, nel giro secco: non siamo ancora a livello dei nostri avversari”

Correrai anche a Misano, dove il lunedì sono previsti i test?

“Non lo sappiamo ancora”