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Jerez de la Frontera - È frustrato, deluso, avvilito e non fa nulla per nasconderlo: Fabio Quartararo non ne può più dei problemi della Yamaha. E, soprattutto, non vede nel box la reazione che si aspetterebbe di vedere.
“La squadra sta dormendo, non c’è nessuno che si arrabbi: abbiamo sempre gli stessi problemi e per i test di lunedì avremo solo un paio di cose da provare. Non vedo la Yamaha carica” tuona senza mezzi termini. C’è anche un po’ di sfortuna, perché al primo via, Fabio Quartararo era stato eccezionale, risalendo in poche curve dalla 16esima alla settima posizione.
“È stata la mia migliore partenza di sempre. Anche la seconda non è stata così male, ma era impossibile ripetere quanto fatto nella prima, Ma sarebbe cambiato poco, anche se non avessero fermato la gara con la bandiera rossa: quando siamo dietro, per noi è impossibile superare, anche se sei più veloce di quello davanti”
Quanto pesa non aver tentato l’attacco al tempo nelle P1?
“Non più di tanto. Non abbiamo fiducia quando dobbiamo fare il time attack: nelle P3 ho tenuto un buon passo con le gomme usate, ma quando monti la gomma nuova diventa difficilissimo, migliori di uno, due decimi al massimo. Ieri altri piloti sono riusciti comunque a fare un passo in avanti nelle P2, per noi è stato impossibile. Guido sempre al limite, ma non è normale abbassare di così poco il tempo con la soffice nuova posteriore. Ci manca grip, non si può spingere di più, se lo fai rischi solo di cadere”.
Insomma, è un Quartararo molto duro.
Franco Morbidelli, a modo suo, non è da meno: “È una situazione difficile: mi piacerebbe vedere da parte di Yamaha la stessa reazione che ho avuto io dal 2022 al 2023”.