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Jerez de la Frontera - Fa caldissimo, la pista peggiora, è difficile abbassare i tempi. Anzi, sembra quasi impossibile, ma i due piloti Aprilia ci riescono. Alla grande. Inizia Maverick Vinales a martellare, primo, poi si migliora, si migliora fino a 1’36”710. Primo tempo assoluto. Sembra fatta, ma il compagno di squadra non ci sta, spinge forte e lo batte di ben due millesimi.
“Non è il mio compagno di squadra che mi stimola, ma la voglia di essere primo” dice sorridente Aleix, che si conferma in grandissima forma. E ha ragione quando sottolinea che, fino adesso, sono mancati solo i risultati: la RS-GP è competitiva. Poi, per una ragione o per l’altra, non ha concretizzato, ma la moto c’è. Come conferma anche il settimo tempo nelle P2 di Miguel Oliveira, quinto nella combinata: anche lui ha il passo per fare una buona gara.
Al terzo posto nelle P2 c’è Jack Miller, quinto nella combinata, mentre al terzo posto assoluto c’è un grandissimo Dani Pedrosa. Vederlo guidare da bordo pista è commovente: è la perfezione, è la bellezza, è l’armonia.
Che meraviglia. “Ma non ho la preparazione per tenere la gara” dice lui con modestia, ma fino adesso ha fatto vedere di essere un pilota di un altro livello. La KTM cresce con lui, che qui sta usando una nuova aerodinamica, ma la RC16 va forte anche nella configurazione tradizionale, con Miller, qui primo nel 2021, secondo nel 2022, che ha una buona costanza sulla distanza.
Un passo indietro, invece, per la Ducati, soprattutto nel giro secco, perché Luca Marini ha un ottimo passo. Ed è efficace anche Jorge Martin, mentre fatica oltre ogni aspettativa Francesco Bagnaia, solo 13esimo nella combinata e quindi costretto a passare dalla Q1.
“Non c’è niente che lo soddisfi” sottolinea il team manager Davide Tardozzi. Un po’ preoccupante, ma Bagnaia ha chiaramente la possibilità di riprendersi.
Fa moltissima fatica Enea Bastianini al ritorno dopo la frattura della scapola destra: Enea non riesce a guidare, ha dolore. Purtroppo, le probabilità che domani non corra sono più di quelle che sarà sulla sua Ducati. In bocca al lupo.
Dopo la parentesi di Austin, sembra che Honda e Yamaha siano tornate al livello precedente: preoccupa soprattutto la M1, che sembra non aver migliorato i punti deboli, in compenso ha peggiorato quelli forti. Insomma, un bel disastro.
Ecco i dieci piloti già in Q2: Espargaro, Vinales, Pedrosa, Martin, Miller, Zarco, Marquez, Nakagami e Marini.