MotoGP 2023. GP di Valencia. Fabio Di Giannantonio: “Ho pianto per il team Gresini, adesso orgoglioso di essere in VR46”

MotoGP 2023. GP di Valencia. Fabio Di Giannantonio: “Ho pianto per il team Gresini, adesso orgoglioso di essere in VR46”
Il sostituto di Luca Marini parla per la prima volta da pilota della squadra del nove volte campione del mondo. “Abbiamo firmato domenica sera: due mesi fa non c’era un posto libero, ero preoccupato. I risultati hanno fatto la differenza. Ancora non ho visto Valentino: lo voglio ringraziare per l’opportunità che mi ha dato”
27 novembre 2023

Cheste - È sorridente, rilassato, felice. “Fino a domenica ho pensato solo a correre, poi, finita la gara, abbiamo sistemato tutti i dettagli. Eccomi qui” dice Fabio Di Giannantonio nella prima intervista da pilota VR46.

L’ufficializzazione è arrivata questa mattina, ma già nel fine settimana Valentino Rossi aveva detto chiaramente che sarebbe stato lui a sostituire Luca Marini, annunciato anche lui in mattinata come nuovo pilota HRC per due anni. L’accordo di Fabio, invece, è per una sola stagione.

Allora Fabio, torniamo a febbraio 2023. Ti dico: nel 2024 correrai nel team VR46 e al tuo posto ci sarà Marc Marquez. Cosa mi avresti risposto?

“Wow, che bomba! Un anno fa sarebbe stato tutto un po’ strano e impensabile, soprattutto per la seconda cosa che hai detto. Ma in questo sport succedono un sacco di cose molto velocemente e tutto dipende dai risultati in pista. Ti avrei detto: mai dire mai, perché no…”

Ma anche solo due mesi fa sarebbe stato impensabile.

“Due mesi fa le moto disponibili in griglia non erano molte, il team VR46 era a posto per il 2024: in quel momento era impensabile, effettivamente non c’era un posto libero”

Sei il primo pilota dai tempi di Dalla Porta in Moto3 a correre nel team VR46 senza essere dell’Academy: che effetto ti fa?

“È una bella cosa. Ne abbiamo parlato con Uccio e con Pablo di questa situazione: sarà una nuova avventura per me, ma anche per loro. Sono orgoglioso di essere il primo a intraprendere questo cammino e, soprattutto, sono onorato di lavorare per una squadra così forte. Credo di poter imparare tantissimo: sono carico, non vedo l’ora di iniziare. Credo che per me sia una grande occasione”

In questi giorni hai parlato con Valentino?

“Ci siamo sentiti per telefono, ma non ci siamo ancora incontrati di persona: voglio vederlo per ringraziarlo dell’opportunità e della fiducia. Ma non solo: ovviamente è sempre bello fare due chiacchiere con Valentino”

Che rapporto hai avuto in passato con lui?

“C’è sempre stata una grandissima ammirazione da parte mia, è il più grande di tutti i tempi. Sono sempre entrato nel mondo Valentino, VR e Academy in punta di piedi, con tanta umiltà: loro sono un gruppo di lavoro solido, li ho sempre ammirati per quello che facevano. Per questo abbiamo costruito un piccolo rapporto, ma sempre molto buono anche tra me e Valentino. Adesso ritrovarsi nello stessa squadra, anzi, lui è il mio capo: è strano, ma in senso positivo”

Offrirai una cena a Luca Marini che ha deciso di andare in HRC?

“Dopo che in Qatar mi ha fregato la pole, facendomi perdere il bonus, la deve lui a me… Diciamo che siamo pari, dai”

Hai detto che non ti sei mai occupato troppo del tuo futuro, ma c’è stato un momento in cui eri preoccupato, che temevi di non avere una moto per il 2024?

“Sicuramente. Quando sei a casa, lontano dalla pista, ci pensi e due mesi fa sembrava tutto molto complicato. In questi casi la forza ti viene da te stesso, ma anche da tutto il gruppo che hai intorno: amici, famiglia, fidanzata, collaboratori sono stati tutti fantastici. Abbiamo sempre cercato di non pensare troppo al futuro, concentrandoci soprattutto sul presente. Certamente, però, non è stato un periodo facile”

Cosa ti mancherà - se ti mancherà qualcosa - del team Gresini?

“Con il team Gresini ho vissuto un sacco di emozioni: ci siamo odiati, amati, lasciati, ripresi, lasciati nuovamente. Abbiamo fatto le prime cose insieme e anche le ultime, fino adesso. È un concentrato di emozioni, ho sempre considerato quel posto lì come casa mia. Ieri mi sono trovato da solo a sistemare le cose nel mio ufficio: hai tenuto, tenuto, tenuto, poi qualche lacrimuccia è andata…”

Con Bezzecchi ti sei giocato un campionato nel CIV Moto3: come siete cambiati rispetto ad allora?

“Siamo gli stessi due ragazzini che “cazzeggiano” ogni secondo. Secondo me siamo due caratteri simili, siamo molto trasparenti. Possiamo divertirci insieme, quando c’è stata l’occasione siamo sempre stati bene”

Tornerai a vivere in riviera (si era già trasferito in Romagna durante la prima esperienza nel team Gresini)?

“In questo momento non è proprio nei miei programmi perché ho appena comprato casa a Roma, ho due cose da fare a casa. Ma nella vita, mai dire mai”

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