MotoGP 2023. Insomma cosa pensano Joan Mir e Alex Rins di questa Honda?

MotoGP 2023. Insomma cosa pensano Joan Mir e Alex Rins di questa Honda?
I due spagnoli hanno espresso le loro opinioni dopo i test a Sepang. Difficile scorgere nelle loro parole un vero ottimismo, sembra più una speranza. Ecco cosa hanno detto... Provano a vedere il bicchiere mezzo pieno?
16 febbraio 2023

I due piloti, passati da Suzuki alla RC213V, hanno parlato dei test di Sepang e delle impressioni avute in sella. Dopo la tre giorni di test in Malesia Joan Mir ha detto di aver fatto un passo avanti in frenata e di essersi avvicinato costantemente ai primi.

Alex Rins invece ha fatto una simulazione di una Sprint race e ha girato, sul passo, a circa mezzo secondo dal ducatista Luca Marini (Mooney VR 46 Racing Team), autore del migliore crono dei test di Sepang.

Questi sono gli aspetti che i due ex Suzuki hanno rimarcato come lati positivi dei loro primi giri con la Honda 2023. L'impressione, leggendo le loro parole è che cerchino di trovare aspetti positivi nel fatto di aver individuato quali sono i problemi della moto, della serie: siamo consapevoli dei limiti, proviamo a migliorarli. È sicuramente un atteggiamento positivo ma ciò non toglie che, da qualche parte, siano preoccupati per la resa in pista della RC213V.

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Mir, tanto lavoro da fare ma è ottimista

“Abbiamo lavorato molto sull'elettronica per cercare di capire questa moto, che è molto diversa dalla Suzuki - ha spiegato Mir al termine dei test di Sepang -. Più o meno sappiamo quale strada dobbiamo prendere”.

Il campione del mondo 2020 ha aggiunto: “Ho fatto un passo avanti in frenata e in generale mi sento più a mio agio, riesco a guidare meglio”.

Di certo, la strada è lunga: la GSX-RR appariva come una moto guidabile e competitiva mentre la RC213V viene da un 2022 disastroso: “Sicuramente siamo ancora un po' lontani, ma ogni giorno più vicini” ha detto ancora Mir, che ha chiuso i test dodicesimo a circa un decimo dal compagno di squadra Marc Marquez, attuale riferimento della Casa giapponese.

Il cambio di marchio ha visto anche il passaggio da un motore 4-in-linea al V4: “Sto guidando in un modo completamente diverso e mi piace”.

Ducati e Aprilia, cronometro alla mano, volano: “Naturalmente sono preoccupato della loro velocità”.

Rins: "Non abbiamo ancora una buona base"

Il classe 1995 è 18esimo al termine dei test ed è stato impegnato anche nella simulazione di una gara sprint: “Siamo lontani dalla Ducati, certo, ma sul passo ci divide mezzo secondo. Non è tanto, se si considera che è la mia prima volta qui con la Honda”.

Rins, come Mir, vuol vedere il bicchiere mezzo pieno: “Non abbiamo ancora una buona base, stiamo cercando di trovare alcune cose diverse, variando i setting, ma nel complesso sono abbastanza soddisfatto”.

Per Rins un altro aspetto positivo è che tutti e quattro i piloti Honda evidenziano gli stessi problemi nella moto, anche se si tiene per sé di cosa si tratti: “La cosa positiva è che più o meno tutti e quattro i piloti Honda si lamentano della stessa cosa. Vedremo se riusciranno a migliorare la situazione”.

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