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Jack Miller, con una barba più lunga del solito, ha parlato con i giornalisti nel giorno della presentazione della KTM RC16 per il 2023. Miller ha 28 anni e il suo miglior piazzamento in classifica generale è il quarto posto del 2021.
Per l’australiano questa è una nuova sfida: dopo aver vinto una gara in Honda nel 2016 e tre con Ducati tra il 2021 e il 2022 Miller ha la possibilità di essere il primo pilota (può riuscirci anche Vinales) a vincere gare in MotoGP con tre moto diverse:
Ci pensi mai? È un obiettivo?
“Sicuro! E riuscirci è un obiettivo. È già bello poterci provare, poi vedremo come andrà perché la MotoGP non è uno scherzo e sarà difficile riuscirci. Si deve prima pensare a come stare nei primi tre posti, poi penserò a vincere”
Miller ha ripercorso i tempi in cui ha corso con KTM, in Moto3...
“I capi sono gli stessi, poi ho ritrovato Francesco Guidotti (dopo il periodo in Pramac, ndr) e ho portato con me Pippi (cioè Cristhian Pupulin, suo capotecnico, ndr), quindi non è tutto nuovo. Sono stato nell’azienda ed è cresciuta”
Quanto è diversa KTM da Ducati?
“Ho trovato una mentalità molto aperta. C’è molta fiducia per questo progetto e sono felice di farne parte”
Sulla moto...
“KTM ha punti deboli e forti e la persone arrivate da Ducati saranno utili, se ci sono problemi simili trovare una soluzione sarà più facile. La moto ha un grande potenziale”
Adattarti a una nuova moto ti preoccupa?
“So che non è una cosa facile soprattutto ora che in MotoGP sono tutti veloci, come si è visto con Vinales quando è passato ad Aprilia: ci ha messo tempo ma secondo me migliorerà ancora. In un mondo perfetto sarei pronto per la prima gara di Portimao. Ci sono due test importanti e devo capire cosa serve alla KTM. La prima parte di stagione sarà decisiva (per l’adattamento alla moto, ndr)”
Prime impressioni dopo il test di Valencia?
“Fare un test dopo un GP è particolare perché la pista è in condizioni perfette, gommata. Aspetto di vedere cosa succederà a Sepang. A Valencia mi sono sentito a mio agio abbastanza presto, mi ha lasciato buone sensazioni. So che in KTM hanno lavorato molto nell’inverno seguendo anche le mie indicazioni”
Cosa ne pensi della Sprint Race?
“Arrivare dal dirt track e dal cross, gare più corte, potrebbe essermi d’aiuto. Poi sono sempre stato più forte nella prima parte di gara, quindi va bene. Penso che sarà interessante per i tifosi, ma anche per noi piloti. È un cambiamento importante ed è bello esserci”