MotoGP 2023. Johann Zarco ha guidato tutte le MotoGP (tranne una): in quest'ottica il passaggio in Honda ha molto senso

MotoGP 2023. Johann Zarco ha guidato tutte le MotoGP (tranne una): in quest'ottica il passaggio in Honda ha molto senso
Il pilota francese è famoso per non aver mai vinto in MotoGP nonostante tantissimi podi, ma è anche un bravo collaudatore, stimato da Dall'Igna. Ed è anche un due volte campione del mondo
23 agosto 2023

Johann Zarco è l'uomo del momento per il suo passaggio da Ducati Pramac a Honda LCR. Il francese era il profilo indicato da Lucio Cecchinello per sostituire Alex Rins.

"Con Honda abbiamo deciso di puntare su un pilota esperto che ci aiuti a sviluppare la moto, quindi non su un giovane" aveva detto poche settimane fa Cecchinello, dopo l'ufficialità del passaggio di Rins in Yamaha. 

I nomi in ballo erano due: Franco Morbidelli e Zarco appunto. Però, leggendo meglio le parole di Cecchinello la frase "ci aiuti a sviluppare la moto" era perfetta per Zarco, più che per Morbidelli.

Il francese le ha guidate quasi tutte le moto della MotoGP: ha provato una Suzuki in un test privato nel 2016. Ha guidato una M1 Yamaha nel 2017 e 2018 (con ottimi risultati), una KTM per 13 GP 2019, esperienza non positiva tanto che Zarco interruppe il contratto senza finire la stagione.

Sempre nel 2019 il francese ha guidato una Honda RC213V, quando ha preso il posto di Takaaki Nakagami nel team LCR Honda Idemitsu nelle ultime tre gare.

Poi, dal 2020 alla fine del 2023, è stato pilota Ducati, per un anno nel team Avintia e per tre in Pramac. Uomo di fiducia di Gigi Dall'Igna, con il dg che lo ha sempre considerato una sorta di collaudatore in gara, Zarco si è detto molto grato alla Casa di Borgo Panigale perché nel 2020 gli ha dato la possibilità di restare in MotoGP.

Insomma in 7 anni di MotoGP Zarco ha guidato Suzuki, Yamaha, KTM, Honda e Ducati. Inoltre ha contribuito a sviluppare quella che ora è di gran lunga la miglior moto della MotoGP.

La scelta di Honda, in quest'ottica e dopo questi dati, appare molto sensata. Sul tavolo delle trattative Honda ha messo un contratto biennale con opzione per il terzo anno, sempre in MotoGP. Un'offerta interessante per un pilota di 33 anni. In più, stando a Carlo Pernat, la Casa giapponese ha offerto per ogni anno di contratto 750mila euro, una cifra importante per la MotoGP di oggi.

Al contrario Ducati ha provato a trattenere il francese offrendo un anno di contratto in MotoGP e poi un biennale per la Superbike, con l'idea di fare di Zarco il nuovo Bautista. Il francese però ha rifiutato ed è passato a Honda.

Zarco nella sua carriera in MotoGP ha un record che è sia negativo che positivo: ha fatto 19 podi senza mai vincere. Nessuno è arrivato a 19 podi senza ottenere vittorie.

Questo dato ci fa capire che Zarco è un pilota super veloce e competitivo (specie nella seconda parte di gara, con le gomme consumate) ma che, evidentemente, ha qualche difficoltà a imporsi del tutto (dei 19 podi, 11 sono secondi posti). 

In tutte e tre le classi ha fatto 250 GP, vincendone 16 e facendo 60 podi. Inoltre è due volte campione del mondo di Moto2, nel 2015 e nel 2016.

Il francese nell'intervista a Sky sport subito dopo l'ufficialità del suo addio a Pramac ha detto: "Ora abbiamo ancora metà campionato da fare e spero di centrare la prima vittoria, l'obiettivo è quello".

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