Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
Dopo un sabato vittorioso domenica Jorge Martin ha visto svanire il sogno di diventare campione del mondo. Due giorni dopo, nel martedì dei test, è apparso nervoso e non del tutto motivato.
Due cadute con la GP24 e a fine giornata Martin ha ottenuto solo il 15esimo tempo.
“Non era obbligatorio pensare al tempo oggi. Ho preso abbastanza rischi in questa stagione e rischiare un’altra caduta non aveva senso. Mi sono limitato a girare con la gomma media”.
“Ho iniziato con entusiasmo – ha aggiunto Martin -. Mi sentivo bene, ero al primo posto e sono caduto. Ho spinto un po' troppo con le medie, che in quel momento non erano le gomme giuste perché faceva un po’ troppo freddo”.
Il secondo incidente è stato diverso: “Non ho capito perché sono caduto. Abbiamo avuto un problema ma non sappiamo quale. La mia ruota posteriore si è bloccata uscendo dai box e sono caduto. Da quel momento in poi è stato difficile per me ritrovare la fiducia. È stato fastidioso perdere la fiducia che avevo avuto per tutto il fine settimana, ma sono riuscito a girare a 30.0 con gomme usurate, ho fatto due o tre giri molto buoni. Comunque oggi è stato complicato”.
Sulla nuova moto, la GP24: “Ho avuto un feeling un po' strano con la nuova moto, penso che ci fosse qualcosa che non andasse a livello elettronico. Non sono riuscito a capire se ci fossero stati miglioramenti. Ho notato più potenza, ma il collegamento con il gas era strano. Penso che qualcosa non abbia funzionato bene. Una giornata un po' strana... ho apprezzato solo la maggiore potenza del motore, ma dobbiamo capire in curva perché la moto non andava bene”.
In mattinata Martin e Marc Marquez hanno scambiato i loro caschi, poi Jorge ha osservato i dati del 93 con la Ducati, e ha fatto una scoperta: “Non sono rimasto impressionato dalla prestazione, sapevamo che sarebbe stato veloce. Dopo i primi giri, non vedevo l'ora di vedere i suoi dati. Sono rimasto molto sorpreso dallo stile molto simile che abbiamo. La mia squadra mi ha detto “abbiamo guardato e sembra che tu sia lo stesso, stesso pilota”. Ho guardato e sì, facciamo la frenata in un modo molto simile, così come le traiettorie. Ho imparato piccole cose e spero di imparare di più da lui. È una sfida, una motivazione”.