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Spettacolare, capace di effettuare il più bel sorpasso dell’anno, velocissimo, ma anche bravo a non farsi prendere dalla frenesia, lucidissimo in ogni frangente. Praticamente perfetto: manca la lode, perché in qualifica non è stato impeccabile, per la verità anche per colpa delle bandiere gialle. Se mantiene questo livello, può arrivare a qualsiasi risultato. Martinetor.
Grazie per averci provato quando avresti potuto accontentarti. Grazie per non esserti mai arreso. Grazie per essere riuscito, assieme alla squadra, a trovare maggiore velocità per la gara. Grazie per come guidi. Grazie per la pole. Grazie!
Manca sempre qualcosina in qualifica e nella sprint, ma continua la crescita di un pilota sempre più convincente. E che sorpassi alla 11: non è il più forte, non è il più completo, ma è a un livello altissimo. Sempre meglio.
Male nella sprint, bene in gara, inizio a parte. Si conferma pilota veloce e ormai quasi sempre protagonista, deve fare un ulteriore passo in avanti per giocarsela costantemente con i più forti in assoluto. Ci siamo quasi.
Un passo indietro sulla distanza, ma, nel complesso, una gara convincente. E che staccate nella sprint per tenersi dietro Zarco: bellissimo da vedere. Concreto.
La fotocopia di altri GP: più che positivo in qualifica; fantastico in partenza; efficace nella sprint; più in difficoltà in gara. In una parola: Miller.
È finalmente arrivato al traguardo sia sabato sia domenica: questo è certamente positivo. Ma la velocità si può e si deve migliorare. Così così.
A me è piaciuto, sicuramente in crescita fisicamente e nella confidenza con la moto rispetto al Mugello. Adesso, un’altra gara di “allenamento”, poi ce lo aspettiamo in grande forma a Silverstone. Sta tornando la Bestia.
Sicuramente il miglior fine settimana dell’anno, su una pista sulla quale ha spesso fatto bene. Non deve rimanere un caso isolato. Una rondine fa primavera?
Non è ancora a posto fisicamente ed è condizionato da un’altra caduta, questa volta da solo, il venerdì. La sensazione è che quando sarà in forma, potrà essere efficace. “Con l’Aprilia si può vincere” ha detto nel podcast #atuttogas (da ascoltare). Io ci credo, voi?
È perfino commovente per quanto continui a crederci, a lavorare, a non mollare per provare quanto meno a vincere la “coppa Yamaha”. Sta facendo di tutto per guadagnarsi la conferma: le sue quotazioni sembrano in crescita. Gran carattere.
Non ci crede più, come è normale che sia: non lo si può condannare per questo. Ma almeno in qualifica, dove una volta era strepitoso, ci si aspetterebbe un sussulto, una prova di orgoglio, invece niente… Yamachizzato.
In gara tenta l’azzardo della disperazione, conferma di una frustrazione dilagante. In qualifica poteva essere molto veloce, ma è stato tra i tanti rallentato dalle bandiere gialle; nella sprint ha fatto un casino in partenza, per poi fare una discreta gara. Ma nel 2022 ci aveva abituato ad altro. Normalizzato.
Un brutto errore in gara mentre era terzo: non da lui. Pensiamo ad Assen.
Forse ha ragione quando dice che il motore che poi si è rotto in gara non spingeva già dalle prove, ma in certi atteggiamenti ricorda il pilota del divorzio con la Yamaha. Nota positiva. Ha fatto due buone partenze. Assen già ultima spiaggia?
Un misto di coraggio, follia, capacità di andare oltre il limite e incapacità di gestire una situazione difficilissima, atteggiamenti sempre discutibili, scelte coraggiose, esasperazione. Alla fine alza bandiera bianca, in una decisione condivisa da tutti. Si è arreso?
Ducati DesmosediciGP voto 9,99999999: Ripeto quanto già scritto dopo il Mugello: la perfezione tecnica e umana non esiste, ma qui ci siamo vicinissimi: 5 Ducati ai primi 5 posti, otto ai primi nove, su una pista dove in passato aveva vinto solo Stoner. E tutto in casa dei padroni, dei tedeschi dell’Audi. Orgoglio nazionale.
KTM RC16 voto 8: Ancora una volta, è l’unica che tiene testa, in qualche modo, allo strapotere Ducati. Ormai è costantemente nelle prime posizioni e c’è ancora un po’ di margine di crescita secondo i tecnici. Bravi.
Aprilia RS-GP voto 7: Anche per la moto di Noale il commento è ripetitivo: la sensazione è che in questo momento il limite siano i piloti. Ma, forse, va migliorato anche il metodo all’interno del box.
Yamaha voto 4: Non si può pensare a un miglioramento da un GP all’altro, ma su questa pista si pensava potesse fare un pochino meglio. Non c’entra con la moto, ma perché il numero uno Lin Jarvis non era in Germania? Dall’esterno non è un bel segnale.
Honda RC213V voto 2: Due piloti all’ospedale, gli altri due che hanno rischiato di andarci sabato, Marc Marquez portato all’esasperazione. Peggio è impossibile.