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Con la solita lucidità e capacità di analisi Luca Marini ha parlato con i giornalisti alla fine della presentazione 2023 del team Mooney VR46. Sia lui che Bezzecchi hanno detto di essere pronti a vincere nelle prime gare del 2023, frattanto che le Ducati ufficiali finiscono di mettere a posto il setting della nuova moto.
Il pilota classe 1997 ha poi parlato anche della situazione economica nel motomondiale, non solo della MotoGP, ma anche di Moto2 e Moto3. Ha rilasciato dichiarazioni molto interessanti e che lanciano un campanello di allarme. Inoltre ha lanciato un'ipotesi: ridurre i giri della gara della domenica.
Queste le domande a cui Marini ha risposto.
Pensi di poter vincere nella prima gara come ha fatto Bastianini nel 2022?
“Penso che dobbiamo aspettare i test di Portimao per vedere il nostro potenziale. Sono stato veramente forte a Valencia e Sepang ma sono completamente diversi da Portimao. Tutti siamo pronti per lottare per la vittoria, in questo momento tutte le Ducati sono forti e tutti i piloti possono lottare per la vittoria o il podio. E io voglio essere uno di questi e farò il massimo. Dopo i test di Portimao tutti credo saranno pronti per la gara e saremo nella stessa situazione e non sarà facile”
Parlando della Sprint race: hai affrontato il discorso dei premi o ancora no?
“No, è un grosso problema questo, perché non guadagniamo abbastanza soldi secondo me e ogni anno è peggio per i piloti, ma è un problema per i team, non solo in MotoGP, anche in Moto2 e Moto3. Abbiamo bisogno di un po’ più di respiro, per finire la stagione con un po’ di margine, in modo migliore, non rischiando di finire la stagione con la moto danneggiata. Quest’ultimo non è il caso della MotoGP ma della Moto2 e della Moto3. Non è giusto. Abbiamo bisogno di più supporto da Dorna, dai partners ma il miglior modo è migliorare lo spettacolo per gli appassionati, per avere più soldi”
Ancora sulla Sprint race e il problema dei premi...
“Ci hanno detto ‘ok piloti, questo è il nuovo format, avrete gli stessi soldi, più gare, più fan per voi yeee, divertitevi! Ai nostri tempi se avessi avuto più gare, sarebbe stato meglio’, sicuramente avremo più fan, questo è il nostro lavoro, la nostra vita, i nostri sacrifici. Il pilota di MotoGP lo è per 365 giorni all’anno, c’è stress, proveremo a chiedere di ridurre i giri di alcune gare anche se per me non è un problema perché sono preparato e sto bene sulla moto, ma per altri piloti è un problema. In Sbk fanno tre gare ma le più lunghe hanno 20 giri, non 27 (come spesso in MotoGP) e gli ultimi 7 sono molto lunghi e duri, per questo chiederemo di ridurre i giri, perché sappiamo che la cosa più importante è avere uno show migliore”
Venendo alle prestazioni in pista. Miglior tempo a Valencia, miglior tempo a Sepang e a Portimao?
“Ci proviamo anche a Portimao. È bello avere belle sensazioni mentre guidi la moto e divertirsi, lavorare bene. Secondo me la stagione sta iniziando nel migliore dei moti. Non vedo l’ora di provare la moto a Portimao perché è una pista che mi piace molto, anche se è diversa da Valencia e Sepang, se riusciamo ad essere in top 5 anche lì sono veramente soddisfatto, vuol dire avere il pacchetto buono un po’ ovunque”
Avere la moto dello scorso anno è un vantaggio o uno svantaggio?
“È sempre uno svantaggio ma ti permette di avere più tempo per te, più tempo per lavorare su piccoli dettagli. L’anno scorso era stato un test diverso in Malesia, tutto di corsa, situazione molto più difficile. Poi l’anno scorso noi eravamo un team nuovo, quest’anno invece è stato meglio, un clima molto più disteso nel box. Penso che all’inizio saremo competitivi, non penso che la GP23 sia troppo diversa rispetto alla moto che sto usando io, ma durante la stagione avranno aggiornamentini che sul tempo sul giro è difficile quantificare ma nell’arco di una gara magari fa la differenza”
Ma tu che motore avrai, quello tuo dell’anno scorso o quello che usavano gli altri?
“Queste cose qui non le voglio sapere, ho detto ‘datemi la moto’ e io do il massimo. Ho cambiato molto il mio modo di essere dentro al box, perché se sai troppe cose ti condizionano, ma sulla MotoGP di adesso c’è da pensare poco mentre guidi, deve essere tutto pronto prima ma mentre stai girando devi stare sereno e guidare solamente, sapendo la moto cosa fa, dando poi i tuoi feedback alla squadra in modo che possano poi prendere loro le decisioni”
Facciamola in modo diverso: ti piace di più il motore che hai quest’anno?
“Sì, quest’anno mi trovo meglio (ride, ndr)”
Come è stato avere insieme a voi per tutto l’inverno il campione del mondo?
“È stato divertente, è stato un inverno bello e stimolante, secondo me noi quattro della MotoGP siamo cresciuti molto. C’è una sana competizione fuori, ancora di più rispetto agli anni scorsi, perché siamo arrivati ad essere tutti pronti a lottare per il podio in una gara della MotoGP, ed è uno stimolo”
Tu e Bez avete la stessa moto, è un aiuto?
“No, ma quando i guardi i dati è più facile, le cose si vedono con più precisione. Quando sono diversi i motori, quando non sai cosa ha uno o l’altro magari le linee sono uguali, ma dentro in quelle linee ci sono tantissime cose diverse, magari noi vediamo la linea del gas, ma il gas che il pilota dà con la manopola rispetto a quello che fa la moto, la farfalla, può essere molto diverso tra i vari piloti. Quando invece hai lo stesso pacchetto è più facile comparare i dati. L’anno scorso non guardavo Bez, guardavo quelli con la mia stessa moto”
Come ti sei allenato per la Sprint race?
“Come potevo, specialmente ho cercato di allenarmi sui sorpassi, anche al ranch, dove è una situazione abbastanza sicura, e dove mi trovo bene a battagliare con gli altri, ho cercato di fare un po’ di bagarre, di combattimenti perché stando a quanto dice Petrucci la Sprint race è un disastro! (ride, ndr) e in MotoGP potrebbe essere ancora peggio, conoscendo il livello, le moto, i piloti. Il problema della Sprint race è che permette a molti di essere competitivi anche a chi non può esserlo nella gara lunga. La Sprint race si allenerà facendola, ma le qualifiche sono veramente il 75% di un weekend”
Novità: le posteriori saranno solo due, cambia qualcosa?
“Cambia molto, per me è un peccato, io e la mia squadra siamo bravi a lavorare sulle gomme, non abbiamo mai sbagliato una scelta e il pilota e il team possono fare la differenza sulla scelta giusta della gomma”