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Luca Marini ha conquistato tutti in sala stampa: le sue conferenza dopo prove o dopo gara sono sempre affollatissime, al di là del risultato. Perché sentire parlare Luca è un piacere per un appassionato come per un addetto ai lavori: le sue spiegazioni sono chiare, preziose e precise. E’ quindi l’uomo giusto per raccontare come è cambiato il lavoro del pilota con l’introduzione della gara Sprint.
“Il venerdì è diventato uno dei momenti-chiave del fine settimana: nel 2022 si dedicavano le FP3 per entrare in Q2, mentre nelle FP1, FP2 e FP4 lavoravi per la gara. Adesso non è più così. Con la Sprint il livello si alza e sarà sempre più complicato. La domenica è simile al 2022, ma hai molto meno tempo per lavorare. Bello dedicare tempo agli appassionati, ma bisogna fare tutto più in fretta. Ci dobbiamo abituare”.
Luca conferma che diventa più complicato confrontarsi con i tecnici per preparare la moto: non è una questione da poco. Così come è importante il tema della sicurezza. “Dall’anno scorso si guardano maggiormente i contatti e i sorpassi: non credo ci siano più scorrettezze che in passato, c’è solo più attenzione verso certi episodi”.
Per quanto riguarda la difficoltà nell’effettuare i sorpassi, Marini nel podcast spiega nel dettaglio i motivi tecnici: “L’aerodinamica conta, ma non è solo per quello”.
Tutte le valutazioni sul nuovo formato della MotoGP, sulle gomme, sull’aerodinamica, su cosa cambia a stare in scia o davanti a un altro pilota nel 108esimo episodio di #atuttogas.
Appuntamento a settimana prossima per una nuova puntata di #atuttogas