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Luca Marini ha concluso davanti a tutti la tre giorni di test (qui la classifica combinata). Il suo tempo è stato 1.57.889. Il pilota italiano, come al solito, ha espresso concetti molto interessanti e chiari, anche parlando della Sprint race. Marini, non avendo materiale nuovo da provare (corre con la GP22), ha potuto testare la gara corta, facendola. Ecco le sue parole alla fine dei tre giorni di test a Sepang.
Te lo aspettavi un giro del genere?
“Sì, certo, cavolo. Ho fatto primo a Valencia, volevo fare primo anche qua. Alla fine la moto è quella, la squadra è quella e io sono io. Sapevo che potevo farcela, però è sempre difficile”
Questa moto è più facile?
“Molto, l’anno scorso qui soffrimmo tanto, un delirio, un disastro. Invece quest’anno era tutto… pronto. Per un pilota è molto più semplice, vediamo poi se pagherà durante tutto l’arco della stagione perché anche tutte le altre moto sono migliorate tante, gli ufficiali sono già al livello a cui devono essere per poter vincere, siamo tutti molto allineati”
Rimane la Ducati la migliore?
“Alla fine sì, è ancora la migliore che c’è, speriamo possa continuare ad esserlo anche a fine stagione ma vedo tutti molto agguerriti, anche Yamaha ha portato un sacco di pezzi nuovi, Aprilia è sempre stata velocissima, Aleix e Maverick sono molto più veloci di Fernandez e Oliveira che hanno la moto dell’anno scorso e anche a vederli in pista sembrano un’altra moto da battere. Honda non si sa niente, KTM forse è quella più indietro ma Pol andava forte già ieri quindi credo sarà della partita”
Visto che la moto la conoscevi e non avevi niente da provare, hai lavorato su te stesso?
“Abbiamo lavorato sulla mia posizione di guida, su come tengo le mani per cercare di sporgermi ancora più fuori, perché sono grosso e alto faccio fatica a buttarmi fuori come i piloti più piccolini, ma essendo alto forse con il mio baricentro basterebbe meno ma stiamo cercando anche di utilizzare questo mio punto debole in un modo migliore. Sono alto e pesante ma stiamo provando a sfruttarlo per farlo diventare un vantaggio. Non so se ci riusciremo, ma da ieri siamo migliorati, specie nelle curve a sinistra”
Hai provato la Sprint race?
“Sì, l’ho fatta ed è andata bene, ma girare da solo è diverso, soprattutto in un campionato in cui il ventesimo prende un secondo. Sarà una gara tutti insieme e dove la qualifica è la parte fondamentale, se parti tra i primi tre andrai in un modo se parti in seconda fila è già difficile. Non potrai guidare facendo le tue linee ma combattendo contro gli altri, staccando sempre più forte che puoi, perché non ci sarà il problema del degrado delle gomme, potrai dare quel che hai da dare”
Cambia tanto?
“Sì, cambia tanto rispetto alla gara di 20 giri, specialmente in questa pista che è anche faticosa a livello fisico, in 10 giri dai sempre il gas al massimo mentre invece qui nella gara lunga già al terzo giro stai attento per conservare la gomma”
La Sprint race la vedi un’occasione per gli outsider o per gli uomini di classifica?
“Allora, è un’occasione per quelli forti in qualifica ed è un’occasione per quelli che hanno problemi per l’intera durata della gara. La Sprint race si farà con la gomma più morbida quasi sempre e quando puoi usare una gomma più morbida i problemi sono diversi (intende che i problemi si attenuano, ndr) e magari può arrivare davanti”
Luca avete il serbatoio dedicato per la Sprint race? L’avete già usato?
“Sì abbiamo un serbatoio dedicato ma non mi sono accorto se l’abbiamo usato. Abbiamo usato i chili di benzina che possiamo usare”
In generale a che livello ti senti, buono, alto, altissimo?
“Altissimo. A livello alto ce ne sono pochi, non ti voglio dire chi, saranno tre. A livello medio non c’è nessuno. Tutti gli altri sono ad un livello altissimo”