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Nel GP del Texas Alex Rins ha portato Honda alla vittoria quasi due anni dopo l’ultima volta (Misano 2021 con Marc Marquez). Rins ha poi però segnalato che Honda non gli stava fornendo gli aggiornamenti di cui disponevano gli ufficiali (in particolare il famoso telaio Kalex) e che, a detta di Rins, gli sarebbero spettati per contratto. Probabilmente alla base del passaggio del pilota classe 1995 alla Yamaha c’è anche questo.
A fare chiarezza è stato qualche giorno fa Lucio Cecchinello che ne ha parlato in una diretta con Zam. Il proprietario di LCR, ha detto che nel contratto di Rins “erano chiaramente promesse parti aggiornate, la disponibilità doveva essere garantita. HRC avrebbe però deciso quando sarebbero state consegnate le nuove parti”.
Cecchinello ha spiegato che proprio quest’ultima “clausola è molto importante per evitare malintesi” e per questo difende Honda: “HRC ha sempre l'intenzione di dare al team satellite parti competitive. Ma potrebbero esserci problemi con i tempi di consegna con i fornitori terzi. Queste cose sono fuori dal controllo di HRC, motivo per cui c’è quella clausola nel contratto”.
In sostanza il team ufficiale riceve i componenti per primo e queste parti possono arrivare anche al team satellite, ma non è obbligatorio.
Cecchinello ha poi fatto un esempio per capire meglio: “A Bradl piaceva molto il telaio tedesco (Kalex) progettato da HRC, ma dopo la pausa estiva, Márquez ha preferito il telaio giapponese” ed è per questo motivo che Rins non ha provato il telaio Kalex prima della firma con Yamaha.
Il malumore di Rins nei confronti di Honda è apparso anche in relazione a quel telaio che, ha spiegato ancora Cecchinello "Rins ha poi provato in Indonesia dopo l'infortunio e ha deciso di tornare al telaio che ha utilizzato al Mugello”.