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“Non c'erano anomalie nella gomma di Jorge Martín in Qatar”. È questa la posizione ufficiale di Michelin, tramite la voce del suo responsabile MotoGP, Piero Taramasso.
Il riferimento è alla domenica di Losail, penultimo appuntamento mondiale, in cui Martin ha concluso al decimo posto. Lo spagnolo, molto critico a fine gara, disse che la gomma era “dura come una pietra”.
A distanza di qualche settimana Taramasso è tornato sull’argomento in un’intervista con La Gazzetta.
“Abbiamo fatto analisi e verificato i processi: non c'erano anomalie”. E poi ha aggiunto: “Niente complotti” (posizione, per fortuna, condivisa anche da Borsoi di Pramac).
Come già abbiamo detto e ribadito i pneumatici vengono affidati alle squadre al giovedì e per sorteggio. Ancora Taramasso: “Una stagione tranquilla che si è conclusa con molti eventi e penso che molti fattori abbiano contribuito: lo stress della lotta per il titolo, il mercato aperto per i piloti, il regolamento sulla pressione delle gomme, l'introduzione delle sprint che hanno aggiunto più nervosismo. Poi in Qatar la prestazione di Jorge, non all'altezza delle aspettative, ha generato polemiche e discussioni”.
Sulle verifiche fatte sul pneumatico incriminato: “Abbiamo fatto analisi sulle macchine dove vengono realizzate le ruote, abbiamo controllato la qualità e i processi di trasporto, la storia della gomma, se fosse stata riscaldata o meno: non ci sono stati problemi di produzione né di qualità. Questo è sicuro”.
“Una gomma che non funziona – ha aggiunto Taramasso - non funziona nel giro di riscaldamento e fin dal primo giro ti fa andare un secondo più piano” invece “nel quarto e settimo giro Jorge ha lo stesso tempo di Bagnaia”.
Per l’uomo Michelin Martin ha commesso “un errore in partenza, ma poi ha recuperato tre o quattro posizioni: se la gomma non funziona non puoi farlo”.
E poi? “Il resto sono fattori di gara che hanno causato il deterioramento della gomma posteriore, e poi di quella anteriore, fino a portarlo infine a girare un secondo più lento”.
Gino Borsoi, team manager Pramac, ha replicato a Michelin parlando ad As: “Martín, il giorno prima, aveva vinto una gara, e l'aveva vinta come l'aveva vinta. Concentrandoci sulla gara del Qatar, è stata una gara molto strana, lontana dal livello di potenziale di Jorge. È stata effettuata un'analisi da Pramac e Ducati ed è risultato che, a livello di guida e di messa a punto della moto, non c'è stato alcun errore o problema”.
Poi Borsoi ha risposto a una precisa frase di Taramasso, questa: “La prestazione di Jorge non è stata all'altezza delle aspettative”.
Borsoi: “Quando Taramasso ha detto che la prestazione di Jorge non è stata al livello atteso, voglio pensare che non punti direttamente il dito contro Jorge, perché è intelligente, non penso dica che Jorge non ha fatto bene il suo lavoro”.
Poi Borsoi ha rivelato: “Devo anche dire che ad oggi aspettiamo ancora una risposta da Michelin per un'analisi più completa. È stata fatta una prima analisi della costruzione del pneumatico, nella quale Michelin afferma che non ci sono stati errori di fabbricazione, e noi siamo d'accordo che non ce ne fossero, ma stiamo ancora aspettando un'analisi completa della mescola. A un mese dalla gara lo stiamo ancora aspettando”.
Ancora: “Martín non ha dimenticato come si fa a guidare da un giorno all'altro, domenica in Qatar. Quando un pilota come lui finisce decimo è perché è successo qualcosa”.
Poi Borsoi ha chiarito che “non crediamo assolutamente ad alcun complotto. Le cose vanno come vanno e a volte non riusciamo a controllare completamente tutto. Penso che sia stata una domenica sfortunata dopo un sabato spettacolare, e basta. In nessun momento abbiamo pensato che ci fosse qualcosa dietro”.