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Come si sia sparsa la voce che Marquez l’avrebbe fatta franca è un mezzo mistero e una farsa completa. Ma andiamo con ordine: l’incidente provocato domenica scorsa dal numero 93 alla curva 3 di Portimao, all’inizio del terzo giro, è stato esaminato dal panel FIM, giudicato come un caso di guida aggressiva secondo l’articolo 1.21.2 e sanzionato con un doppio long penalty: da scontare, come pretenderebbe la logica, alla gara successiva.
Ma nel comunicato diramato da Dorna, invece di scrivere “next race” una manina misteriosa aveva messo nero su bianco “nel GP di Argentina”. E da lì la confusione: qualcuno ha scritto addirittura che un “rappresentante” della Dorna avrebbe detto che saltando il GP argentino Marquez non avrebbe più pagato la penalizzazione. La voce si è sparsa, c’è chi vuole credere nell’incredibile e addio.
Adesso, due giorni dopo, la FIM ha deciso di intervenire e spiegare. Il lungo comunicato stampa ripercorre tutti i passaggi dell’affaire e alla fine, nel paragrafo “applicazione della sanzione” chiarisce che:
A seguito della decisione del Collegio dei Commissari Sportivi della FIM MotoGP presa il 26/03/2023 alle ore 15:13, il Collegio dei Commissari Sportivi della FIM MotoGP chiarisce la sua decisione in merito all’applicabilità. Considerando l’infortunio e la mancata partecipazione di Marc Marquez, Pilota #93, al Gran Premio di Argentina, e al fine di rispettare l’intenzione alla base della decisione presa dal Collegio dei Commissari Sportivi della FIM MotoGP, la penalità del doppio long lap sarà scontata dal pilota nella prossima gara della MotoGP a cui sarà in grado di partecipare“.
Fossimo complottisti potremmo concludere che dentro la Dorna e la FIM sia in atto uno scontro senza quartiere tra due agguerriti fronti trasversali: i pro-Marquez pronti a falsificare i report e chissà cos’altro per spingere il pilota verso il titolo mondiale a tutti i costi. Gli altri (quasi sicuramente foraggiati dalla VR46) vigileranno sul rispetto di tutte le regole, non perdoneranno alla formica di Cervera (oggi madrileno) nemmeno un ruttino dopo pranzo e probabilmente sono già stati capaci di boicottare l’impianto frenante della Honda 93.