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Da vent’anni nel motomondiale, Marco Rigamonti è dal 2023 a fianco di Enea Bastianini: Rigamonti è stato ospite della diretta YouTube “4chiacchierecon…”. Naturalmente si è parlato molto di Enea, pronto a rientrare al Mugello. Ecco, in sintesi, cosa ha detto l’ingegnere Ducati.
“Ho parlato con Enea in questi giorni - dice Marco -: nel test al Mugello con la Panigale è riuscito a fare parecchi giri. E’ un aspetto sicuramente positivo, perché nel test precedente il suo tentativo di rientro a Jerez non era riuscito a fare più di qualche passaggio a Misano. Non è ancora al 100% della forma fisica perché è stato fermo tanto e il tono muscolare ne ha risentito, ma prima del Mugello ci sono ancora 10 giorni. E’ carico, è convinto di essere pronto per il GP: a Jerez era in crisi soprattutto per le staccate, era troppo debole sul braccio destro. Al Mugello è riuscito a fare tanti giri e non aveva troppo dolore: siamo fiduciosi di essere pronti quasi al 100% della forma. Avendo superato positivamente questo test, adesso si concentra sul lavoro muscolare. Considerando che i problemi più grossi li aveva in staccata, al Mugello dovrebbe essere un po’ più facile, perché non ci sono frenate così violente”.
Bastianini torna al GP d’Italia senza aver fatto nemmeno una gara, mentre la maggior parte dei suoi avversari ne ha già fatte cinque: il capo tecnico spiega quanto può essere penalizzante per Enea.
“Sicuramente all’inizio sarà più difficoltoso per Enea prendere subito il ritmo, può essere che nei primi giri sia più titubante degli avversari”.
Nei test invernali, Bastianini non era sembrato perfettamente a suo agio con la GP23, ma secondo Rigamonti tutte le difficoltà sono state superate.
“In Malesia il test era andato bene: con la moto vecchia era andato subito forte, ma poi non l’abbiamo più utilizzata, mentre la moto nuova ha richiesto più tempo per essere messa a punto; solo alla fine dei tre giorni siamo riusciti a trovare la strada giusta. In Portogallo è vero che abbiamo faticato, ma quella è una pista un po’ critica per Enea: avevamo ancora qualcosa da sistemare sulla moto nuova, poi siamo riusciti a trovare una buona base. Nei test abbiamo anche provato a lavorare per prediligere la qualifica e i primi giri di gara, suo punto debole del 2022: abbiamo cercato di raccogliere dati, fondamentali per capire dove migliorare i limiti del passato. Secondo me eravamo a posto, alla fine dei due test eravamo competitivi”.
Poi un confronto tra la guida di Bagnaia e quella di Bastianini.
“La differenza più grande tra i due piloti è la frenata: Pecco è uno che stacca molto forte e tardi da dritto, mentre Enea ha una velocità di ingresso più alta. A seconda della pista, è favorito lo stile di uno o dell’altro”.