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Sepang - Di Francesco Bagnaia colpisce la sua consapevolezza: sa di essere forte, si sente forte, è forte. Questo è l’aspetto positivo più evidente: il titolo 2022 gli ha dato qualcosa in più, una carica speciale.
“In generale, le sensazioni erano molto simili a quelle dell’anno scorso, non ho patito la pausa di tre mesi: sono andato più forte nel primo turno oggi che nelle FP1 a ottobre”.
Perché?
“Forse perché non ho mai avuto tempo di staccare…”
Oggi si è già andati molto forte: Bezzecchi è arrivato a sette decimi dal primato.
“Bisogna considerare il lavoro fatto da ciascun pilota, c’è chi ha fatto l’attacco al tempo e chi no. Nei test ci sono sempre condizioni particolari e qui, quando non piove, la pista si gomma tanto: al primo turno sono entrato e mi sono trovato subito bene. Credo che in questi tre giorni si vedranno dei gran tempi: si andrà molto forte”
Compariamo la moto con la quale hai vinto qui a ottobre e la 2023.
“C’è una differenza molto piccola di motore, ma che trasmette sensazioni differenti: bisogna lavorarci. Il tempo migliore oggi l’ho fatto con la 2023: non ho fatto un “time attack”, nel pomeriggio ci siamo concentrati a utilizzare entrambe le moto solo con gomme usate, per cercare di capire meglio il potenziale. Al momento, la GP23 ha degli aspetti positivi che mi piacciono molto, ma anche dei punti da migliorare: l’accelerazione è un po’ differente rispetto alla moto vecchia, che in quell’aspetto era molto competitiva. Dobbiamo concentrarci sul valutare bene tutte le cose, anche le carenature: fortunatamente, quest’anno c’è un giorno in più di test rispetto al 2022 e credo che alla fine di queste prove troveremo una soluzione per tutto”
Ricapitolando: nel box hai due moto, una 2022 e una 2023. Continuerai con queste anche nei prossimi giorni?
“Sì, credo che anche a Portimao faremo così: la moto dell’anno scorso aveva una base di tre anni, dal 2020 al 2022, anche se con tanti piccoli miglioramenti. È chiaro che dopo tanto tempo fossimo arrivati l’anno scorso ad averla al massimo del suo potenziale. Questa è nuova: è giusto continuare a compararle per arrivare a essere più competitivi”
La paura è quella di sbagliare strada come era successo nell’inverno 2022?
“Rispetto all’anno scorso siamo messi meglio: nel 2022 avevo fatto 2’00” facendo un “time attack” per trovare un po’ di morale, ma eravamo in difficoltà. Oggi le sensazioni sono state subito positive. Non ho paura: ho dietro di me una squadra incredibile, il feeling è buono, non c’è da preoccuparsi”
I piloti che hanno la 2022 partono con un piccolo vantaggio?
“Non lo so: sicuramente loro devono provare meno, possono solo pensare ad adattarsi alla moto. Noi dobbiamo fare più prove, ma è normale che sia così in una squadra ufficiale. Adesso è inutile compararsi con gli altri”
Com'è andata con Enea Bastianini?
“Durante la pausa pranzo ci siamo confrontati: le sensazioni coincidono abbastanza. È un aspetto positivo, vuol dire che andiamo nella stessa direzione: siamo partiti con il piede giusto”
E le altre Case?
“Non ho visto nessuno in pista”
La Yamaha sembra però più veloce.
“Sì., ma i test contano il giusto: anche nel 2022 sembrava che la Suzuki fosse estremamente veloce o che Honda fosse competitiva: bisogna aspettare la prima gara”